"Orgoglio voto": in USA la democrazia si mette in mostra

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C'era un tempo, nella metà dell’Ottocento, in cui votare in America era uno spettacolo. Gli uomini si facevano crescere la barba per dimostrare di essere maggiorenni, indossavano gli abiti migliori e ai seggi l'alcol scorreva a fiumi. Le elezioni erano una festa che mescolava l'euforia del 4 luglio (festa dell'Indipendenza americana) con l'atmosfera di una fiera paesana. Non servivano simboli per dire "ho votato": il voto stesso era un atto pubblico, fatto sotto gli occhi di tutti. (alfemminile.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, il 47esimo, è alle porte. La corsa a queste presidenziali è stata piuttosto movimentata, tra dibattiti, grandi campagne e discorsi pubblici negli stati chiave (quelli in bilico) e scontri anche molto accesi tra le due parti politiche. (Esquire Italia)

Kamala Harris o Donald Trump? Un esito incerto che vede una sostanziale parità tra i due candidati e che si giocherà sulla capacità di far breccia, negli ultimi giorni prima del voto del 5 novembre, nelle fasce di elettorato che non sono riuscite a convincere durante gli ultimi mesi di campagna elettorale. (Italia Oggi)

Le elezioni presidenziali Usa sono l'ultimo esempio della tendenza alle urne degli ultimi anni: scegliere il meno peggio. Ma siamo sicuri che serva davvero a sventare il pericolo delle destre? (Jacobin Italia)

Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti, per i sondaggi

Come vive il Sud globale questa vigilia di elezioni americane? In modo molto diverso, più rilassato rispetto a «noi», dove in questo pronome «noi» includo americani ed europei. L’attesa spasmodica del risultato elettorale unisce le due sponde dell’Atlantico: c’è ansia qui negli Stati Uniti, ma anche nei Paesi europei che a vario titolo temono ripercussioni. (Corriere della Sera)

Ciò che conta è il voto popolare espresso dai cittadini per ciascun singolo Stato. Come funzioni il sistema elettorale presidenziale negli Stati Uniti è questione conosciuta. (Nicola Porro)

È praticamente impossibile prevedere chi vincerà nei sette Stati in bilico e andrà quindi alla Casa Bianca, anche se il candidato repubblicano sembra avere maggiori possibilità: ha il 52% delle possibilità contro il 48% della rivale democratica secondo il modello realizzato dal sito FiveThirthyEight. (Corriere della Sera)