Trump-Putin, il mistero della telefonata: la (sottile) minaccia del tycoon a Mosca e la smentita fredda del Cremlino

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«Non c'è stata alcuna conversazione, è pura fiction». Il Cremlino, per voce del suo portavoce Dmitry Peskov, ha liquidato così la notizia lanciata ieri sera dal Washington Post su una presunta telefonata di Trump a Putin. Secondo il quotidiano americano giovedì scorso il tycoon, dalla sua residenza in Florida, avrebbe alzato la cornetta e chiamato il presidente russo per un primo contatto in vista del suo ritorno ufficiale alla Casa Bianca (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Ma la sua vittoria sta già sortendo i primi effetti a livello internazionale, dall’Ucraina al Medio Oriente fino alla Cop29 sul clima. Di Marta Ottaviani Trump è tornato ed è determinato a mantenere tutto quello ha promesso in campagna elettorale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il neo presidente americano e il presidente russo hanno parlato giovedì in una telefonata, nel primo confronto diretto dopo le elezioni andate in scena il 5 novembre negli Stati Uniti. Contatto tra Donald Trump e Vladimir Putin sulla guerra tra Russia e Ucraina. (Adnkronos)

La domanda che molti si pongono è: riuscirà Donald Trump lì dove Joe Biden non si è nemmeno avvicinato al risultato? O meglio: il Tycoon sarà in grado di far cessare, in un modo o nell’altro, il conflitto in Ucraina così come quello in Medio Oriente? È ovviamente troppo presto per dirlo, avendo al momento solo vinto le elezioni contro Kamala Harris senza aver in realtà iniziato il processo di transizione che si concluderà a gennaio. (Nicola Porro)

Trump e Putin, la prima telefonata: "To do un consiglio". Guerra in Europa, cosa sta succedendo

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin, nel quale Trump ha chiesto al capo del Cremlino di non intensificare la guerra in Ucraina. (Italia Oggi)

MOSCA — «Perché Putin dovrebbe negoziare? Se fossi in lui, continuerei a combattere», ha scritto provocatoriamente lo storico e politologo russo-britannico Sergej Radchenko elencando una serie di ragioni per cui il presidente russo ora come ora non avrebbe motivo di scendere a compromessi sull’Ucraina, a partire dal fatto che ha più armi e soldati di Kiev e sta gradualmente avanzando nel Donbass. (la Repubblica)

Il primo contato diretto, via telefono, tra Donald Trump e Vladimir Putin dopo l'election day del 5 novembre sarebbe avvenuto giovedì. La notizia, riportata dal Washington Post, è rimbalzata ieri in tutto il mondo ma al momento non ha avuto conferma dagli staff dei diretti interessati. (Liberoquotidiano.it)