Francia, il nuovo premier Michel Barnier annuncia una patrimoniale per ridurre il debito
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Di Euronews Nel suo intervento all'Assemblea nazionale, Michel Barnier ha presentato il suo programma che contiene cinque priorità. Saranno però necessari compromessi. Proteste e manifestazioni in tutta la Francia PUBBLICITÀ Il nuovo primo ministro francese Michel Barnier ha presentato il suo programma alla guida del governo per "i prossimi due anni e mezzo". Il suo discorso all'Assemblea nazionale è durato un'ora e 22 minuti. (Euronews Italiano)
La notizia riportata su altri media
Questo ciclo di finanziamenti mette in evidenza due obiettivi principali: promuovere la specializzazione intelligente nei settori marittimi e far progredire l’agricoltura oceanica rigenerativa e l’innovazione nel settore delle alghe. (PesceInRete)
''Bisognerà dire la verità e la dirò'': lo aveva anticipato lo scorso 5 settembre il neo-premier della Francia, Michel Barnier, in occasione del passaggio di consegne a Palazzo Matignon con il premier uscente Gabriel Attal, garantendo di voler ''rispondere alle sfide, alle rabbie e alle sofferenze'' dei francesi. (LA STAMPA Finanza)
Di fronte al debito "colossale" evocato in Parlamento dal premier Michel Barnier, il governo si appresta a varare una manovra da 60 miliardi di euro, suddivisa in 40 miliardi di tagli alla spesa e poco meno di 20 miliardi di nuove entrate fiscali, tra cui una tassa patrimoniale sui più ricchi e sugli extra-profitti della grandi aziende. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sono queste le cifre, ormai quasi ufficiali, del bilancio 2025 della Francia . Quaranta miliardi di tagli. (Il Sole 24 ORE)
La Francia non sembra affatto aver superato la sua congiuntura più critica degli ultimi decenni. Il “presidente-re”, l’ex banchiere Emmanuel Macron, è arrivato ad ignorare il risultato delle urne dando vita ad un governo di assoluta minoranza che dovrà cercarsi volta per volta i voti in Parlamento. (Contropiano)
Senza un programma esplicito, in carica da 26 giorni, si è presentato ieri in Parlamento per una presa di parola attesa da settimane; in cui il neogollista, scelto da Macron, aveva disseminato il terreno di allarmanti briciole di contenuti. (il Giornale)