Scatta il semestre bianco di Mattarella, alla Camera rissa sfiorata sulla Giustizia
In tarda serata anche il verdetto sul nuovo statuto dei Cinquestelle
Momenti di bagarre in Aula, con la lite sfiorata tra Giachetti di Italia viva e Fornaro di LeU.
politica. Dopo il doppio sì alla fiducia, sta per iniziare la votazione finale a Montecitorio sulla riforma targata Cartabia.
Il via libera definitivo arriverà dal Senato dopo la pausa estiva.
Su altre fonti
Da oggi, infatti, comincia il semestre bianco, ovvero gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. LEGGI ANCHE => Euro 2020, la profezia di Sergio Mattarella: “Lo aveva detto”. (Periodico Italiano)
Il così detto «semestre bianco» è dunque il frutto di una norma che mira a tutelare i principi democratici che ispirano la Costituzione. L’obiettivo è adesso arrivare a febbraio 2022, quando ci sarà il successore di Sergio Mattarella (Ultim'ora News)
E nonostante alcuni tentativi di modificare la Carta introducendo il divieto di "bis", la norma ha resistito nel tempo C'è anche chi già ipotizza che i partiti possano chiedere a Mattarella di dare la disponibilità a farsi rieleggere per un secondo mandato. (Gazzetta del Sud)
E sempre a lui resta in capo il potere di nominare i ministri su proposta del presidente del Consiglio. Rinvio delle leggi. Il Presidente può rinviare alle Camere una legge da loro approvata. (Tiscali Notizie)
i sono due linee di pensiero rispetto al semestre bianco cominciato ieri: non essendo possibile sciogliere le Camere in caso di crisi, i partiti della maggioranza cominceranno ad alzare il tiro giorno dopo giorno, aumentando richieste, fibrillazioni, conflittualità; oppure, per riprendere la riflessione di Luigi Zanda, che di un futuro presidente della Repubblica come Francesco Cossiga fu portavoce per diversi anni, "sebbene la politica abbia atteso sempre questa finestra con grande trepidazione, non è mai accaduto che si dovesse rimpiangere il non poter indire elezioni in quel periodo" (la Repubblica)
“Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Il timore era infatti che un presidente autoritario in scadenza di incarico potesse prorogarsi i poteri, indicendo nuove elezioni “pilotate” per ottenere la rielezione. (L'Unione Sarda.it)