Per Filippo Turetta chiesto il carcere a vita: «Premeditò con crudeltà l'uccisione di Giulia Cecchettin»

«Adesso scrive una lista di cose che non andavano con Pippo perché devo autoconvincermi di aver fatto la scelta giusta anche se mi manca da matti e sto morendo dentro al pensiero di farlo soffrire». Giulia deve convincersi che ha fatto bene a rompere con Filippo. È il 31 luglio dello scorso anno e verga un memorandum che ieri il pm Andrea Petroni ha in parte letto: «Si lamentava quando mettevo meno cuori del solito; necessitava di messaggi molte volte al giorno; ha idee strane riguardo al farsi giustizia da soli per i tradimenti, alla tortura, robe così; quando lui ha voglia tu non puoi non averne se no diventa insistente; non accetta le mie uscite con la Bea e la Kiki; tendenzialmente i tuoi spazi non esistono; lui deve sapere tutto, anche quello che dici di lui alle tue amiche e allo psicologo; durante le litigate dice cattiverie pesanti e quando l’ho lasciato mi ha minacciato solo per farmi cambiare idea... (Corriere della Sera)

Su altri giornali

(Adnkronos) – “Turetta non si è mai pentito per l’omicidio di Giulia Cecchettin, non si è mai scusato. La scorsa udienza Gino Cecchettin era qui e lo poteva fare”. Nell’udienza del processo a Filippo Turetta, imputato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, interviene l’avvocato Stefano Tigani, legale di parte civile di Gino Cecchettin, papà della ventiduenne uccisa dall’ex fidanzato. (CremonaOggi)

Filippo Turetta torna in aula per l’udienza che lo vede accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. È il giorno in cui è attesa la richiesta della condanna da parte del pm, e c’è chi ritiene che verrà chiesto l’ergastolo. (il Giornale)

“Vuole che gli scriva molte volte al giorno. Non accetta le uscite con le mie amiche. Ha idee strane riguardo al farsi giustizia da soli per i tradimenti, alla tortura, robe così…”. (la Repubblica)

Processo Turetta, le parti civili chiedono 2,1 milioni: «Giulia sia simbolo per tutti»

Richiesta la condanna all'ergastolo per Filippo Turetta, in merito al processo relativo all'omicidio di Giulia Cecchettin. Il pubblico ministero con una memoria scritta, in due ore e mezzo di intervento, ha ricostruito i fatti, negando ogni possibile elemento difensivo. (La Gazzetta dello Sport)

In due ore e mezza ci porta dove Giulia Cecchettin è stata sequestrata, uccisa e gettava via. «Vi prego – insiste – immaginate cosa significa la pressione sulla bocca, i venticinque tagli sulle mani, le urla... (la Repubblica)

E' messaggio unanime che gli avvocati di parte civile hanno espresso, lunedì 25 novembre a Venezia in Corte d'Assise, nel corso del processo a Filippo Turetta. Giulia deve essere un simbolo, dentro e fuori dall'aula, è stata uccisa per motivi futili e abbietti. (Il Mattino di Padova)