Piperno: “Il carcere di Evin è un incubo, in sette chiuse nella cella senti le urla giorno e notte”
Zagarolo – Duecentonove. È il braccio di Evin dove vengono rinchiusi gli oppositori politici. Alessia Piperno, travel planner romana e viaggiatrice per passione, ha trascorso lì un mese e mezzo. «Eravamo in sette in una cella di quattro metri per due. Da mangiare mi diedero pomodori marci e per scacciare la paura della morte contavo le lucine sul soffitto. Erano 628, accese tutto il giorno sulle … (la Repubblica)
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A 29 anni Cecilia Sala, arrestata il 19 dicembre scorso in Iran, ha già numerose esperienze alle spalle come reporter da zone di guerra o aree di crisi. (Tiscali Notizie)
Il motivo dell'arresto della reporter 29enne del Foglio non è stato ancora formalizzato. Non si esclude un nesso con il fermo 11 giorni fa a Malpensa di un iraniano, ricercato negli Usa con l'accusa di vendere armi ai terroristi. (Tiscali Notizie)
«Sono di nuovo in Iran, posto in cui volevo tornare: sono cambiate molte cose». La giornalista era entrata nel paese mediorientale con un regolare visto giornalistico per girare delle interviste ma lo scorso 20 dicembre, prima del rientro in Italia, è stata prelevata nell’albergo dove alloggiava a Teheran ed è stata portata nel carcere di Evin. (Corriere TV)
Con l’arresto di Cecilia Sala a Teheran, l’anno si chiude con un pesantissimo bilancio per il giornalismo nel mondo. Secondo la Federazione Internazionale dei Giornalisti, 104 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi durante l’anno, con oltre la metà delle morti avvenute in Palestina. (il manifesto)
Se la detenzione della giornalista italiana nel carcere di Evin (destinato espressamente a reprimere il dissenso e tetramente noto per la sistematica violazione dei diritti umani) innesca quell’orrore unanime, è perché di fronte al volto, alla storia, alla persona con la cui penna e la cui voce abbiamo confidenza quotidiana, le costruzioni ideologiche franano, gli esotismi intellettuali evaporano, le idealizzazioni codarde del regime si sfaldano. (Liberoquotidiano.it)
Tutto si svolge nel massimo riserbo. La detenzione del cittadino iraniano si svolge nel rispetto delle regole, nella tutela delle persone che non sono condannate, ma noi stiamo lavorando per la liberazione di Cecilia". (L'HuffPost)