L'Università di Parma con la piazza di sinistra: pagato a studenti e personale un pullman per Roma
La piazza di sabato 15 marzo a Roma, chiamata da Michele Serra e denominata "Una piazza per l'Europa" è stata definita spontanea. Su tale definizione ci sono dei limiti, considerando che qualcuno dovrà pur aver chiesto le autorizzazioni al Comune di Roma, noleggiato palchi, attrezzature e servizio di sicurezza. Si rifugge l'idea che fosse una piazza politica ma di politici ce n'erano a volontà, a partire da tutti i leader delle opposizioni, inclusa Elly Schlein, tranne Giuseppe Conte (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Bisogna costruire una difesa comune che poggi le basi su un intervento dei Paese" così Daniela Fumarola, segretaria della Cisl, a margine della manifestazione "Una piazza per l'Europa" a piazza del Popolo a Roma (Tiscali Notizie)
Francesca Schianchi L'orgoglio di essere Europei (La Stampa)
"L’Università di Parma ha organizzato un pullman per studentesse, studenti e personale che desiderino partecipare alla manifestazione Una piazza per l'Europa, nata dall’appello lanciato circa due settimane fa da Michele Serra su Repubblica e prevista per sabato 15 marzo alle 15 a Roma, in piazza del Popolo": lo si legge nell'avviso "Pullman gratuito dell'Università di Parma per Roma" pubblicato sul sito dell'Università. (Liberoquotidiano.it)
È Michele Serra in persona (autòs, ipse, proprio lui) a sostenere che la piazza eurolirica abbia più domande da porre che risposte da fornire. E allora anche noi abbiamo un quesito semplice semplice per i compagni progressisti: «E quindi?». (Liberoquotidiano.it)
«Siamo in tanti perché siamo un popolo: una parola che è stata sottratta alla democrazia e alla gentilezza»: così Michele Serra saluta “Una piazza per l’Europa”, la manifestazione lanciata dal giornalista per aprire a «una piazza che pone delle domande e cerca di dare risposta a un sentimento europeo». (Alley Oop)
Quando è comparso un enorme striscione con una bandiera della Palestina prima in piazza del Popolo a Roma e poi sul Pincio, al di sopra del palco, qualcuno ha pensato a una protesta. Invece le studentesse e gli studenti della sinistra universitaria hanno voluto esserci, precisando che non si trattava di una contestazione. (la Repubblica)