Etna, il vulcanologo INGV: ieri “c’era di tutto e di più, parossismo molto violento con flussi piroclastici, fulmini e crollo di parte del cono” [VIDEO]

Fenomeno considerato non tanto tipico dell’attività dell’Etna, ma piuttosto dei vulcani “violenti” in Indonesia, Giappone, Sud America o magari anche del Vesuvio (che però dorme profondamente), i flussi piroclastici sono una sorta di valanghe di gas caldo cariche di frammenti di lava, e sono il fenomeno più letale e distruttivo che un vulcano possa produrre.

“C’era di tutto e di più – ha proseguito l’esperto – fulmini, il crollo di una parte del cono (dovuto probabilmente all’apertura di una fessura eruttiva in quel fianco) del Cratere di Sud-Est, e flussi piroclastici. (MeteoWeb)

Su altri media

L’Osservatorio di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto che, a partire dalle 11.25, si registra un’anomalia termica localizzata alla base sud orientale del cratere di sud-est dell’Etna, a circa 3 mila metri, in corrispondenza della quale viene emessa una modesta quantità di cenere. (BlogSicilia.it)

L'Etna giovedì sera È stata visibile da numerose località siciliane, oltre che da Catania e Taormina, e si è potuta osservare anche dalle isole Eolie. (RSI.ch Informazione)

A eruttare (il 10 febbraio) è stato il cratere Sud Est del vulcano Nel 2021, 2015 e 2013 sono stati osservati fenomeni simili sull'Etna, che provocano anche dei fulmini. (Corriere TV)

Anche l’attività infrasonica ha raggiunto valori molto elevati ed è localizzata al cratere di Sud Est. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania segnala che l’ampiezza media del tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori molto elevati. (Il Fatto Vesuviano)

Si tratta di un fenomeno rarissimo, chiaramente visibile in queste immagini. Durante l'intensa eruzione dell'Etna di giovedì sera si sono osservati fulmini vulcanici nella nube levatasi sopra il cratere di Sud-Est. (La Sicilia)

La rete tilt ha mostrato variazioni contenute entro pochi microradianti durante l’attività di fontana di lava. Nessuna variazione significativa è invece stata osservata nelle serie temporali della rete Gnss. (Gazzettinonline)