Riccardo Cocciante: “Io con Venditti e De Gregori e la censura di mamma Rai”

Riccardo Cocciante: “Io con Venditti e De Gregori e la censura di mamma Rai”
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Non ci fu trattativa. La Rai pretese che cambiassimo quella frase. Quale frase? “E quando a letto lui ti chiederà di più”. Fummo costretti a modificarla in “e quando un giorno lui”. Chi offendeva? Se ci avessero imposto il taglio di “adesso spogliati” sarebbe stato meno assurdo, ma in quel caso mi sarei rifiutato. Le … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Trovo che il bello discografia di allora fosse che si aveva la possibilità di sbagliare due, tre volte così come è successo ad altri colleghi come Lucio Dalla e Renato Zero. Poi è arrivato il disco estremamente difficile come ‘Anima’ del 1974. (Il Fatto Quotidiano)

A raccontare la genesi di questo lavoro che cambiò la musica, è lo stesso cantautore. – Cinquant’anni fa usciva l’album “Anima”, di Riccardo Cocciante che conteneva le indimenticabili “Bella senz’anima” e “Quando finisce un amore”. (Agenzia askanews)

L'evento, prodotto da Vivo Concerti, sarà accompagnato da una band e Cocciante eseguirà non solo i brani dell'album 'Anima' ma anche tutti i più grandi successi che fanno parte della sua discografia che vanta in tre lingue più di 40 album all'attivo nel panorama internazionale. (TG Verona)

"All'Arena di Verona per i cinquant'anni di Bella senz'anima". Intervista a Riccardo Cocciante

Ascoltare Riccardo Cocciante è come sfogliare non solo il libro dei ricordi della musica italiana, ma anche l’enciclopedia dell’arte pura. Una vita ricca di aneddoti, ricordi, ma anche di esperienze di vita preziosissime che dovrebbero essere tramandate di generazione in generazione. (Il Fatto Quotidiano)

Riccardo Cocciante è in testa se facessimo la lista di chi è rimasto attuale nel tempo che passa e con le mode che cambiano. «Ho aperto porte che non avevo prima e ho rotto muri che non conoscevo»: l’epoca di cui parla è un viaggio a 50 anni fa. (ilmessaggero.it)

«Ogni tanto bisogna tornare e raccontarsi per come si è». Quello di Bella senz'anima. (il Giornale)