Gaza, medici: “A Beit Lahia corpi a pezzi di neonati con biberon tra le macerie”, una 23enne: "Siamo senza assorbenti e sapone" - VIDEO
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Dopo il distruttivo raid israeliano su un'area residenziale densamente popolata a Beit Lahia nella Striscia di Gaza, che ha provocato la morte di quasi 100 persone fra cui soprattutto donne e bambini, si scava tra le macerie in cerca dei numerosi dispersi con la speranza di trovare qualcuno vivo. Lì c'erano tantissimi sfollati e civili. I feriti non si contano più. Intorno all'ospedale Kamal Adwan ci sono molti corpi smembrati e il dottor Hossam Abu Safia, direttore dell'ospedale, afferma: “Il numero esatto delle vittime è ancora indeterminato, ma potrebbe superare le 200 persone, tra uccisi, feriti e dispersi". (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Gli ultimi attacchi aerei israeliani hanno ucciso almeno 11 persone e ne hanno ferite decine nel centro di Beirut, in Libano. Il raid è stato lanciato nella giornata di sabato 23 novembre: il quarto in meno di una settimana nella capitale libanese. (LAPRESSE)
Che sta succedendo? «Non vedo una volontà specifica di colpire il contingente italiano» di Unifil «non sono attacchi deliberati. Tre attacchi a Shama in sette giorni. (Corriere della Sera)
"La capitale Beirut si è svegliata con un terrificante massacro, con gli aerei israeliani che hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani usando cinque missili in Maamoun Street, nel quartiere di Basta", ha riferito l'Agenzia nazionale Ani. (Il Giornale d'Italia)
Un edificio di otto piani è stato completamente distrutto dai violenti attacchi israeliani su Basta el-Faouqa. (Liberoquotidiano.it)
«La capitale Beirut si è svegliata con un terrificante massacro, con gli aerei israeliani che hanno completamente distrutto un edificio residenziale di otto piani usando cinque missili in Maamoun Street, nel quartiere di Basta», ha riferito l'Agenzia nazionale Ani. (ilgazzettino.it)
La premier italiana: “Sono indignata e preoccupata”. Serve un esame approfondito della situazione e dei rischi". (la Repubblica)