Il mercato dell’arte si è “ristretto”
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All’inizio dell’anno quando Arteconomy24 cercava di delineare insieme agli esperti del mercato dell’arte quali sarebbero state le attese per il 2024, emergeva un’istantanea non troppo rassicurante. Il 2024 si portava in eredità un mercato nel quale, dopo due anni di euforia era prevalsa una certa calma e ponderazione da parte dei collezionisti nel concludere gli affari. In sintesi il mercato dell’arte era tornato su livelli di prezzi più sostenibili, come dichiarato dagli esperti e, in alcune aree geografiche erano addirittura inferiori al 2021, in particolare Usa e APAC (Asia Pacifico). (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
I ricchi cinesi hanno ridotto gli investimenti anche in questo senso e i loro incassi e fatturati sono in picchiata. Al punto che a soccorrere Sotheby’s è arrivato il fondo sovrano ADQ di Abu Dhabi. (laconceria.it)
La maggiore casa d'aste al mondo nella prima metà dell'anno ha riportato un crollo dell'88% dei profitti e del 25% delle vendite d'asta. (il Giornale)
In base a quelli, e anche all’ultimo report Deloitte Private, Il mercato dell’arte e dei beni da collezione, presentato a Roma lo scorso 16 luglio, si riscontra una riduzione del volume d’affari per il comparto di circa il 28% rispetto all’anno precedente, che già, ricordiamo, aveva mostrato evidenti segnali di rallentamento. (Artribune)