Multa da 5 milioni di euro per Foodinho (Glovo), violata la privacy dei rider
Il Garante per la protezione dei dati personali ha provveduto a multare la società Foodinho per una somma pari a 5 milioni di euro. Una sanzione decisamente gravosa, che sta riscuotendo una comprensibile eco. A molti il nome dell’impresa non dirà molto ma, è bene sottolinearlo, si tratta del nome dietro al marchio Glovo in Italia. Il motivo? L’uso di algoritmi incontestabili nell’ambito della gestione dei propri rider. (QuiFinanza)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’uso di processi decisionali completamente automatizzati Il Garante ha accertato che la Società ha violato gli artt. (Diritto Bancario)
E proprio da quella comunicazione impersonale e inumana si è dipanato il filo che ha condotto il Garante per la privacy a infliggere una supermulta da 5 milioni di euro alla società Foodinho, dietro la quale sta appunto il marchio Glovo. (Corriere Fiorentino)
La decisione - che Today.it è in grado di anticipare - riguarderebbe ancora una volta l'algoritmo utilizzato dalla piattaforma per gestire i lavoratori. Un sistema che avrebbe violato il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), tracciando i rider fuori dall'orario di lavoro e inviandone le informazioni a società terze, tra le altre cose. (Today.it)
Alla base del provvedimento, diverse infrazioni attinenti al trattamento dei dati personali di oltre 35mila riders. Attraverso la piattaforma, la società poneva in essere comportamenti illegittimi consistenti : nell’ utilizzo illegittimo di sistemi di geolocalizzazione degli stessi, anche al di fuori della svolgimento di attività lavorativa con app disattiva. (LavoroSi)
In quell’occasione un gruppo di informatici aveva denunciato sui mezzi d’informazione una serie di violazioni del Gdpr legate alla disattivazione dell’account della vittima, dalle quali l’inchiesta è partita d’ufficio. (CorCom)
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