Carceri minorili, cresce l’uso degli psicofarmaci: +30%
Cresce del 30% l’utilizzo degli psicofarmaci negli istituti penali per minorenni. Lo rileva un’inchiesta di Altreconomia evidenziata dal nuovo dossier di Antigone sui carceri minorili. L’aumento della spesa – e dunque della somministrazione – relativa a psicofarmaci, e in particolare ad antipsicotici, rivela l’inchiesta, si è verificato in particolare nella fase postpandemica: in cinque Ipm la “spesa a persona” legata all’acquisto di farmaci antipsicotici è cresciuta mediamente del 30% tra il 2021 e il 2022. (B-Lab Live!)
La notizia riportata su altri media
Sono alcuni dei numeri del dossier “A un anno dal decreto Caivano” di Antigone, sull’emergenza negli Ipm, presentato oggi a Roma, presso l’Associazione stampa romana. Al 15 settembre 2024 erano 569 i ragazzi e le ragazze detenuti negli Istituti penali per minorenni (Ipm) italiani. (Vita)
Il decreto Caivano nasce sull’onda emotiva degli stupri di due ragazzine nel Parco Verde. (Corriere della Sera)
L'esterno dell'Istituto penale minorile "Cesare Beccaria" di Milano - ANSA (Avvenire)
A settembre 2024 569, con un dato che da febbraio supera costantemente le 500 presenze. Da quella data gli ingressi nelle carceri minorili sono saliti del 16,4%, da 764 a 889, incremento quasi interamente riconducibile all’applicazione della custodia cautelare. (Alley Oop)
Un disastro: a un anno dal Decreto Caivano (15 settembre 2023), provvedimento bandiera della premier Meloni che, per combattere le cosiddette baby gang e il fenomeno dell’abbandono scolastico messi a fuoco allora dalla cronaca nel famigerato comune dell’hinterland napoletano, s’inventò un po’ di carcere in più per il piccolo spaccio e altre misure repressive per i giovani cresciuti all’ombra della camorra, il bilancio degli Istituti penali per minorenni è drammatico. (il manifesto)
Un rapporto dell'associazione Antigone denuncia: "Non avevamo mai visto nulla di simile". (Fanpage.it)