Pnrr, arriva l’addio di Fitto ma la successione resta ancora in stallo
Il via libera ufficiale alla nuova Commissione europea che si insedierà ufficialmente il 1° dicembre è arrivato dopo mesi di intenso negoziato. Che non sembrano però essere stati sufficienti al Governo italiano per definire il nuovo assetto di comando su tutte le deleghe fin qui assegnate a Raffaele Fitto. Un portafoglio ampio che ha il proprio cuore nel Pnrr, ma si estende a Politiche di coesione, Sud e Affari europei. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
La notizia riportata su altri giornali
Una mossa suicida, che toglie d’un colpo ogni credibilità agli stentati tentativi di denunciare il carattere eversivo di questa destra: andando all’osso, non puoi sostenere (a ragione) che abbiamo i fascisti al governo, e poi piazzare il loro candidato ai vertici dell’Unione. (Volere la luna)
La partita di Bruxelles si è conclusa, i nomi sono andati a dama, Raffaele Fitto sarà commissario e vicepresidente, Giorgia Meloni ha ottenuto una importante vittoria politica di cui beneficerà l’Italia. (Liberoquotidiano.it)
I dem, a Bruxelles così come a Roma, cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno. (il manifesto)
Ricordiamo tutti la litania a redazioni semi-unificate, no? Quella per cui l’Italia sarebbe finita «in serie B», «isolata» a livello internazionale a causa del governo di destra e della sua agenda euro-realista? È vero l’esatto contrario. (Secolo d'Italia)
– C’è più di un motivo per rallegrarsi di quanto accaduto mercoledì a Bruxelles, e guardare con minor pessimismo alle sorti della Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La nomina dell’ex ministro al Pnrr Raffaele Fitto come prossimo vicepresidente della Commissione europea accende un profluvio di dichiarazioni dei partiti di maggioranza. A destra, com’era facilmente prevedibile, è un coro di applausi. (LA NOTIZIA)