Operazione Nemesis a Casabona, gli inquirenti: "Stretti rapporti tra clan e politica"

Un’indagine articolata che avrebbe permesso di accertare le "dinamiche operative della cosca, su base familiare, e il suo completo controllo di tutte le attività del territorio oltre a contatti molto stretti con esponenti istituzionali del Comune come il sindaco, finito in carcere, e l’assessore finito invece ai domiciliari" (rispettivamente Francesco Seminario e Anselmo De Giacomo, ndr). Lo ha detto il procuratore facente funzioni della Distrettuale antimafia di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, nel corso della conferenza stampa indetta questa mattina per illustrare i dettagli dell’operazione “Nemesis” che, all’alba di oggi, ha portato all’arresto di 10 persone su ordine del gip del Tribunale di Catanzaro, per 8 delle quali è stata adottata la custodia cautelare in carcere e due quella degli arresti domiciliari. (Il Lametino)

Ne parlano anche altre fonti

Nell’ambito di una vasta operazione antimafia in Calabria, dieci persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte in un episodio di scambio elettorale politico-mafioso legato alla ‘ndrangheta. (Ultima Voce)

L'operazione "Stige" ha indebolito la famiglia criminale crotonese dei Tallarico, nota come gli “Sciubbi”, con l'arresto dei fratelli Francesco e Ludovico. Daniele è stato monitorato nell'indagine "Nemesis" per incontri con i vertici mafiosi, tra cui un summit a Cirò con il boss Domenico Megna. (Zoom24.it)

La famiglia Tallarico di Casabona poteva contare pure sulla «disponibilità» di un brigadiere dei carabinieri, oggi in pensione, e di un ex luogotenente della Guardia di finanza di Crotone che li avrebbero aiutati in particolari momenti di difficoltà. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Patto con la politica - Il comizio in piazza e il segnale del sindaco al clan: così a Casabona la ’ndrangheta avrebbe spostato 300 voti decisivi alle Comunali

Voti in cambio di benefici e di favori. A descrivere questo «patto scellerato» sono stati, in una conferenza stampa nella Procura di Catanzaro, il procuratore capo facente funzioni Vincenzo Capomolla e i vertici dell’Arma di Crotone . (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

CASABONA – Era un atteggiamento di facciata, quello del sindaco, Francesco Seminario, che sapeva mantenere buoni rapporti con i carabinieri ma mai avrebbe tradito il clan. Ne era convinto Carlo Mario Tallarico, presunto reggente dell’omonima ‘ndrina sgominata l’altra notte dai carabinieri del Reparto operativo di Crotone e dalla Dda di Catanzaro con l’operazione Nemesis, con cui sarebbe stata fatta luce sul voto di scambio politico-mafioso che consentì al sindaco di stravincere le elezioni dell’ottobre 2021 con oltre il 60 per cento dei consensi. (Quotidiano del Sud)

Patto con la politica Nell’inchiesta Nemesis il riavvicinamento tra il futuro primo cittadino Seminario e il cognato del capocosca Tallarico viene ufficializzato sul palco della campagna elettorale. Per la Dda di Catanzaro è il segno di cui la ’ndrina ha bisogno per schierarsi con la lista Ripartiamo (LaC news24)