Concessioni demaniali: secondo Croatti (senatore M5S) la Cassazione non modifica la scadenza al 31 dicembre
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“La sentenza della Corte di Cassazione interviene su un aspetto procedurale che in nessun modo modifica la scadenza delle concessioni demaniali in essere, ossia il 31 dicembre 2023, ormai blindata dal Consiglio di Stato e dai Tar regionali che hanno disapplicato l’ulteriore termine al 31 dicembre 2024. Chi afferma il contrario è irresponsabile e alimenta ulteriormente una situazione di caos ed incertezza che potrebbe costare davvero caro al Paese e a tutti i territori a vocazione turistico balneare”. (ravennanotizie.it)
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I balneari plaudono il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza con cui il Consiglio di Stato aveva bocciato la proroga delle concessioni fino al 2033. (CittaDellaSpezia)
Il professore dell'Università del Salento, Pier Luigi Portaluri, commenta così la sentenza sulle concessioni ai balneari. Partita chiusa e quindi libera prorogabilità? «Direi di no. (quotidianodipuglia.it)
I balneari plaudono il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha annullato la sentenza con cui il Consiglio di Stato aveva bocciato la proroga delle concessioni fino al 2033. (SavonaNews.it)
🔊 Ascolta l'audio Il senatore riminese del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti interviene sul tema concessioni in riferimento alla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione pubblicata tre giorni fa (vedi notizia) e sollecita l’indizione delle gare da parte delle amministrazioni locali. (News Rimini)
Anche il Sib toscano, comprensibilmente, accoglie con grande fervore la sentenza della Cassazione. La Cassazione ha ritenuto la sentenza del Consiglio di Stato viziata da eccesso di giurisdizione, avendo estromesso Sib dal processo anche se la decisione andava a incidere sugli associati. (LA NAZIONE)
«La Corte cassa la sentenza impugnata e rinvia al Consiglio di Stato». La sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, emanata su espressa richiesta del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, di fatto non esiste più. (La Gazzetta del Mezzogiorno)