Simonetta Cesaroni, svolta nell'omicidio di via Poma: respinta l'archiviazione. L'ombra degli 007 e la pista Vanacore

Nuovi dettagli emergono sul cold case di via Poma. Una strada maledetta, quella romana, dove Simonetta Cesaroni fu uccisa il 7 agosto del 1990. La novità del caso risede nel fatto che in quell'appartamento c’erano documenti riservati dei servizi segreti. E su quelle carte investigatori e pubblici ministeri non dovevano metterci le mani. Mario Vanacore e il delitto di via Poma: «Ho visto Simonetta Cesaroni solo da morta». (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A darne notizia è stato il quotidiano La Repubblica, secondo cui "nell'appartamento in cui fu uccisa Simonetta il 7 agosto 1990" per la gip capitolina "c'erano documenti riservati dei servizi segreti. (Liberoquotidiano.it)

La gip Giulia Arcieri ha respinto l'archiviazione e disposto nuove indagini sul delitto di via Poma in cui fu uccisa Simonetta Cesaroni. Saranno ascoltati anche l’ex questore Carmine Belfiore e Sergio Costa, ex 007. (Corriere TV)

E anche se il tempo trascorso da quel giorno non è poco, non è perduta per la giustizia italiana la speranza di trovare, vivo o morto che sia, chi falciò brutalmente quella giovane vita nell’estate di Italia 90. (Il Fatto Quotidiano)

Simonetta Cesaroni, archiviazione respinta per delitto di Via Poma: nuovi approfondimenti

Nell’appartamento di via Poma a Roma in cui fu uccisa Simonetta Cesaroni il 7 agosto 1990 c’erano documenti riservati dei servizi segreti. E su quelle carte investigatori e pubblici ministeri non dovevano metterci le mani. (ilmessaggero.it)

La novità del caso risede nel fatto che in quell'appartamento c’erano documenti riservati dei servizi segreti. Una strada maledetta, quella romana, dove Simonetta Cesaroni fu uccisa il 7 agosto del 1990. (ilgazzettino.it)

A respingere l’archiviazione è stata la gip di Roma Giulia Arcieri, che ha chiesto ai pm di fare luce sull’intervento di “poteri forti” nelle vecchie indagini inquinate. (Sky Tg24 )