Banche, per le sei big gli stessi utili dell’intero 2022 in appena 6 mesi
Le prime sei banche commerciali italiane (Intesa, Unicredit, Mediobanca, Mps, Banco Bpm, e Bper) hanno realizzato, nell’intero 2022, utili netti per 13,11 miliardi di euro. Le medesime banche nel primo semestre del 2024 hanno portato a casa 12,97 mld: appena 140 milioni in meno rispetto a quanto realizzato nell’intero bilancio di due anni fa. Il confronto tra gli ultimi due primi semestri evidenzia poi una crescita degli utili pari a 2,11 miliardi di euro (+19,5%). (quoted business)
Su altre fonti
Il merito è stato senz’altro della crescita del fatturato, ma non solo. Diversi gruppi hanno registrato bilanci da record, segnando un’onda lunga di segnali eccellenti, con cifre più che degne di note per i ricavi e gli utili. (Business People)
Nei giorni scorsi un report della Fabi ipotizzava per quest’anno 45-50 miliardi di utili lordi per le prime sei banche italiane, in crescita tra i 5 e 10 miliardi rispetto ai 40,6 miliardi di profitti del 2023. (Corriere della Sera)
02/09/2024 Di: Barbara Leone (Italia Informa)
Più del doppio rispetto a tre anni fa e che mette in luce, ancora di più, quanto forte sia stata la spinta del rialzo dei tassi di interesse. A tanto ammontano secondo Bloomberg i dividendi destinati ai soci delle principali banche europee. (la Repubblica)
I maggiori istituti di credito europei sono sulla buona strada per restituire agli azionisti poco più di 50 miliardi di euro sotto forma di dividendi. Una livello mai toccato prima, che dimostra quanto sia stata consistente la spinta ricevuta sul fronte dei profitti dall’aumento dei tassi di interesse. (Wall Street Italia)
Il governo Meloni, a quanto pare, può continuare a puntare su una maggiore fedeltà degli istituti di credito italiani nei confronti della mole immensa del debito pubblico dello Stato italiano, così come in generale del pubblico retail, come ha dimostrato l’entusiasmo che i piccoli risparmiatori hanno mostrato nei confronti dei BTP Valore fino all’ultima e quarta emissione degli inizi di maggio. (Finanzaonline)