Borsa: l'Europa apre fiacca in attesa dell'inflazione Usa
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MILANO Borse europee fiacche in avvio di seduta, dopo il deciso calo della vigilia. L'attenzione degli investitori si concentra sull'inflazione negli Stati Uniti, attesa accelerare nella componente totale e rimanere ferma in quella core. L'aumento dei prezzi non sarebbe comunque una sorpresa per Fed. Sui mercati continuano i timori per le decisioni della nuova amministrazione americana, in particolare sul fronte dei dazi. (Trentino)
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Mentre Wall Street sembra aver già smorzato l'euforia post-elettorale, i mercati del Vecchio Continente e dell'Asia continuano a valutare l'impatto delle politiche annunciate dal nuovo presidente Trump, tra cui l'introduzione di dazi, misure di deregulation e le recenti nomine, tra cui quella di Elon Musk a capo del Dipartimento per l'Efficienza del Governo. (QuiFinanza)
13/11/2024 Trapelano indiscrezioni, in attesa del comunicato ufficiale della Fed, che sarà diffuso oggi, sul tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti. Sarebbe accelerato, secondo gli operatori, al 2,6% nell'ottobre 2024, in aumento rispetto al 2,4% di settembre, che era il tasso più basso da febbraio 2021, segnando il primo aumento dell'inflazione in sette mesi. (Italia Informa)
Nonostante le aspettative di inflazione più basse, il rapporto sembra essere "positivo" per le condizioni economiche degli Stati Uniti, il che "sostiene" il dollaro; i sentimenti dei consumatori stanno migliorando. (XTB)
Partenza prudente per le borse europee. Piazza Affari poco distante dalla parità, con il Ftse Mib (+0,15%) in area 33.670 punti. Acquisti soprattutto sulle banche Mps (+3%), Bper (+2%) e Banco Bpm (+1,8%) mentre perdono terreno Stm (-1,2%), Iveco (-1,1%) e Stellantis (-1,1%). (Finanza.com)
Dopo una settimana segnata dalle elezioni americane e dalla riunione della Fed, l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macroeconomici e in particolare sull’inflazione statunitense. Mercoledì è in programma il rapporto sui prezzi al consumo di ottobre, attesi in accelerazione rispetto a settembre. (Finanzaonline)
La componente core, al netto di alimentari ed energia, è anch’essa prevista in crescita, con un incremento dello 0,3% su base mensile e del 3,3% annuo. I dati previsti indicano una leggera accelerazione rispetto a settembre, con il consensus che stima un aumento dello 0,2% mensile e un’inflazione annua attesa in salita dal 2,4% al 2,6%. (Circolo Investitori)