Michelle Comi e l'operazione al seno, GoFundMe blocca la raccolta fondi: l'influencer non vedrà mai quei 15mila euro. Ecco perché

Era riuscita a convincere i fan a farsi versare oltre 15mila euro (12mila in sole 24 ore) su GoFundMe per un intervento al seno. Michelle Comi però quei soldi non li vedrà mai. La piattaforma online ha bloccato e annullato la raccolta. A rivelarlo è la stessa creator. «Pensavo di essere stata hackerata, invece, le tante segnalazioni arrivate alla piattaforma hanno fatto sì che venissi bloccata. E i soldi ricevuti sono stati restituiti». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Era convinta di avercela fatta, dando dimostrazione della fedeltà dei suoi fan che hanno versato da pochi euro fino a cifre a tre zeri per aiutarla nell’operazione di chirurgia estetica. Michelle Comi, per coprire le spese, a suo dire, dell’operazione al seno, ha lanciato una raccolta fondi che nel giro di poche ore ha raggiunto 15mila euro. (Open)

La scorsa estate aveva lanciato un appello sui social per essere invitata in vacanza. «Ma voglio hotel 5 stelle, piscina e autista privato». (Corriere della Sera)

L'esultanza è durata poco: «In un solo giorno siamo riusciti a raggiungere il traguardo di 15 mila euro per la mia mastoplastica additiva. Voglio fare un ringraziamento a tutti gli imprenditori d’Italia senza i quali non sarebbe stato possibile». (Corriere Milano)

"Con un piccolo gesto potete cambiare il mondo, in questo caso il mio", diceva Michelle mentre annunciava l'apertura della sua prima raccolta fondi che, esattamente come da lei previsto, si è conclusa positivamente dopo solo 24 ore. (Today.it)

Se aprendo Facebook, Instagram o anche l’homepage di qualsiasi giornale vi siete imbattuti nel nome di Michelle Comi, non siete i soli. In questi giorni infatti non si fa che parlare di lei e del suo operato abbastanza opinabile. (Gaeta.it)

Donereste dei soldi a una (bella) ragazza per ingrandirsi il seno? Non alla vostra fidanzata, chiariamo, ma a una ragazza che avete la possibilità di ammirare solo su Internet? Scommettiamo che la risposta è "no", magari con l'aggiunta di qualche battuta che in epoca di me too e patriarcato è meglio evitare di riportare. (Torino Cronaca)