Il Fatto di domani. Giustizia, nuovo allarme: i magistrati contabili scettici sulla riforma della Corte dei Conti. Guerra Russia-Ucraina, l'Onu pensa a quattro anelli di sicurezza ma Zelensky boccia il piano

GIUSTIZIA, L’ALLARME DEI MAGISTRATI CONTABILI SULLA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI: “PROCURE REGIONALI COME INVOLUCRI VUOTI, COMPROMESSA L’AUTONOMIA E L’EFFICIENZA”. Dopo aver imposto la tagliola di 45 giorni per le intercettazioni riguardanti gran parte dei reati (ad eccezione di mafia e terrorismo), il governo Meloni prosegue sulla via dell’impunità. Stavolta nel mirino c’è la Corte … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

La riforma della Corte dei Conti, che si occupa di questo tipo di questioni, è in lavorazione in Parlamento da oltre un anno - presentata a dicembre 2023 dall'allora capogruppo di FdI e oggi ministro Tommaso Foti - ma adesso è arrivata un'accelerata ai lavori delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. (Fanpage.it)

E si appellano direttamente ai presidenti di Camera e Senato perché promuovano un percorso condiviso, senza forzature. “Ci saremmo aspettati un maggiore ascolto delle nostre richieste, come ci era stato assicurato all’inizio dell’iter parlamentare”, ha … (Il Fatto Quotidiano)

Nel correttivo, proposto da Augusta Montaruli e Luca Sbardella di FdI e anticipato dal Sole 24 Ore di ieri , la «buona fede» che ferma le contestazioni dei magistrati contabili andrà «presunta fino a prova contraria» per l’adozione e l’attuazione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi». (Il Sole 24 ORE)

Riforma della Corte dei Conti, c’è lo stop dei magistrati contabili: “Controlli depotenziati”

Tra le principali novità della riforma, spicca l'introduzione di uno "scudo" per i politici, che limita la loro responsabilità per danno erariale in determinate circostanze. (QuiFinanza)

Un salvacondotto erariale per i politici a qualsiasi livello, a partire dagli amministratori locali, che si salveranno in base al principio della cosiddetta “buona fede”. È questo il contenuto di un emendamento approvato mercoledì nelle commissioni Affari costituzionali e … (Il Fatto Quotidiano)

“Una riforma che a parole vorrebbe aumentare il rendimento e la produttività della Corte dei Conti”, ma che invece porta “a un depotenziamento dei controlli sull’equilibrio finanziario dello Stato e degli enti territoriali, secondo i principi di legalità, efficienza ed economicità”. (LA NOTIZIA)