Ddl Zan e Vaticano: le reazioni politiche

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Corriere della Sera INTERNO

Siamo sempre stati aperti al confronto in Parlamento e guarderemo con il massimo spirito di apertura ai nodi giuridici»

La posizione assunta formalmente dal Vaticano sul disegno di Legge Zan — secondo la Santa Sede la nuova legge contro l’omotransfobia violerebbe alcuni articoli del Concordato tra Stato e Chiesa (qui l’articolo) — sta suscitando diverse reazioni nel mondo politico.

A partire dal segretario del Pd, Enrico Letta, che intervenendo a Radio Anch’io ha confermato il pieno appoggio a quella che definisce «una legge di civiltà», aprendo però alla valutazione di eventuali nodi di tipo prettamente giuridico. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Il Parlamento è sovrano, nessuna ingerenza è accettabile", ha detto il presidente della Camera Fico. I dem, con Letta in testa, aperti al dialogo con la Chiesa (Adnkronos)

nnanzitutto, professor Gaetano Azzariti, lei insegna diritto costituzionale alle Sapienza. Una stroncatura la sua. (La Repubblica)

Così il premier Mario Draghi iniziando le sue comunicazioni nell’aula del Senato Barcellona (Spagna), 23 giu. (LaPresse)

Tra le celebrità italiane che hanno preso posizione sul disegno di legge Zan una delle prime a reagire sul recente passo del Vaticano non poteva che essere quelle di Fedez che su Twitter oggi scrive: «Riassumendo: il Vaticano che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini commerciali dice all’Italia “guarda che con il DDL Zan stai violando il #Concordato”». (Corriere della Sera)

Poi, puntuale, risponde a tutte le questioni postegli dai senatori, inframmezzando anche un botta e risposta scherzoso con la presidente del Senato mentre un fischio insidioso di qualche microfono rovinava l'audio: 'che è'?' Il nostro è uno Stato laico, il Parlamento è sempre libero di discutere". (TG La7)

Così Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia al Senato sul ddl-Zan che ha portano malumori in Vaticano. Togliamo ideologia e cerchiamo di lavorare per sconfiggere discriminazioni e violenze”, ha concluso (LaPresse)