Ddl Zan e Vaticano: le reazioni politiche

Siamo sempre stati aperti al confronto in Parlamento e guarderemo con il massimo spirito di apertura ai nodi giuridici»

La posizione assunta formalmente dal Vaticano sul disegno di Legge Zan — secondo la Santa Sede la nuova legge contro l’omotransfobia violerebbe alcuni articoli del Concordato tra Stato e Chiesa (qui l’articolo) — sta suscitando diverse reazioni nel mondo politico.

A partire dal segretario del Pd, Enrico Letta, che intervenendo a Radio Anch’io ha confermato il pieno appoggio a quella che definisce «una legge di civiltà», aprendo però alla valutazione di eventuali nodi di tipo prettamente giuridico. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(LaPresse) – “Sono passato poco fa a trovare il presidente emerito Giorgio Napolitano e mi ha chiesto di salutare tutti i membri dell’aula”. Barcellona (Spagna), 23 giu. (LaPresse)

E rimanda al Parlamento la questione: è il suo momento non quello del governo, sostiene spiegando:. A proposito della discriminazione. Poi, puntuale, risponde a tutte le questioni postegli dai senatori, inframmezzando anche un botta e risposta scherzoso con la presidente del Senato mentre un fischio insidioso di qualche microfono rovinava l'audio: 'che è'?' (TG La7)

Siamo di fronte a un'ingerenza o a un atto lecito del Vaticano sul ddl Zan? "Le ricordo quello che stabilisce l'articolo 7 della nostra Costituzione sui rapporti tra Stato e Chiesa, nel quale è esplicitamente scritto che "lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani" (La Repubblica)

"Il Parlamento è sovrano, nessuna ingerenza è accettabile", ha detto il presidente della Camera Fico. I dem, con Letta in testa, aperti al dialogo con la Chiesa (Adnkronos)

Così Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia al Senato sul ddl-Zan che ha portano malumori in Vaticano. Togliamo ideologia e cerchiamo di lavorare per sconfiggere discriminazioni e violenze”, ha concluso (LaPresse)

La Nota Verbale consegnata dalla Segreteria di Stato all’Italia contro la legge Zan ha provocato lo smarrimento di diversi prelati che temono l’effetto boomerang di questa iniziativa diplomatica inaspettata e certamente inusuale. (la Repubblica)