Concluse le indagini preliminari per il quadro di Manetti, Vittorio Sgarbi: "Ribadisco la trasparenza e la correttezza delle mie condotte"
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Il critico d'arte: "I miei difensori sono impegnati a ricostruire la realtà dei fatti oggetto delle contestazioni, che ritengo comunque infondate" : Macerata – Riceviamo e pubblichiamo – In relazione alla comunicazione da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nel procedimento relativo al dipinto di Rutilio Manetti di proprietà di Vittorio Sgarbi, lo storico e critico d’arte dichiara quanto segue: “I miei difensori, il professor avvocato Alfonso Furgiuele e l’avvocato Giampaolo Cicconi, sono impegnati a ricostruire la realtà dei fatti oggetto delle contestazioni, che ritengo comunque infondate. (Tuscia Web)
La notizia riportata su altre testate
Dagli elementi indiziari raccolti, infatti, è emerso che l’uomo, sia durante la convivenza, sia dopo l’interruzione della relazione sentimentale, ha più volte compiuto azioni violente, sia fisiche che psicologiche nei confronti della donna. (Frosinone News)
Il consulente ha ravvisato anche la «correlazione dello schema di assemblaggio delle pezze di tela su cui è stato realizzato il dipinto, con i frammenti sulla cornice, la perfetta sovrapponibilità dei bordi della tela con quelli ancora presenti sul telaio». (Corriere del Ticino)
Le indagini del Reparto operativo dei Carabinieri Tutela patrimonio culturale, coordinati dalla Procura di Macerata, sono scattate a seguito di alcune dichiarazioni rese dall’ex restauratore bresciano della famiglia Cavallini-Sgarbi, inizialmente raccolte nell’ambito di un altro fascicolo processuale, che hanno determinato l’apertura di un nuovo versante d’indagine riguardante l’opera raffigurante "La cattura di San Pietro", attribuita al pittore senese Rutilio Manetti, ricevuta e restaurata dal libero professionista tra il 2015 e il 2016 su incarico di Vittorio Sgarbi (La Nuova Ferrara)
Secondo un articolo pubblicato oggi dal "Fatto quotidiano", la Procura della Repubblica di Macerata che conduce le indagini sulla provenienza del quadro titolato "La cattura di San Pietro" esposto in una mostra a Lucca curata dal noto critico d'arte ed ex sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, l'opera sarebbe la medesima sottratta al Castello di Buriasco e quindi non proveniente da una sua villa in provincia di Viterbo come da lui sostenuto. (L'Eco del Chisone)
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Era proprio questo dettaglio a differenziare il quadro in possesso di Sgabri da quello rubato. Parla Pasquale Frongia, in arte Lino, 66 anni, amico di Sgarbi, pittore abile copista: «La torcia nell’origine non c’era, fu lui a chiedermi di aggiungerla», ha raccontato. (Corriere TV)