La guerra commerciale alla Cina a ridosso dell’insediamento di Trump

Il 6 e 7 gennaio è stato diffuso l’aggiornamento periodico di due liste statunitensi che sono un po’ la cartina tornasole di quanto la globalizzazione sia ormai un ricordo lontano. E anche di quanto l’incancrenirsi della guerra commerciale si vada sempre più spostando verso il piano propriamente bellico. Il giorno dell’Epifania sono state aggiunte 13 realtà alla Entity List, un elenco di individui, organizzazioni e compagnie stilato dal Dipartimento del Commercio USA (Contropiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Fa rumore soprattutto l’inserimento di CATL, il principale produttore al mondo di batterie per auto elettriche che tra l’altro è un importante fornitore di Tesla e ha stretto partnership con Ford e, recentemente, Stellantis. (SicurAUTO.it)

Una mossa che non ha alcuna conseguenza particolare per le società in questione, anche se in futuro potrebbe comprometterne i progressi commerciali, soprattutto nel caso di accordi con gli Stati Uniti. (WIRED Italia)

La piattaforma di software, gaming e streaming Tencent e CATL, principale produttore di batterie al mondo nonché fornitore di Tesla, finiscono nella lista nera del Pentagono delle aziende cinesi che collaborerebbero con l’esercito di Pechino. (Il Sole 24 ORE)

Tencent nella lista nera del Pentagono, la Cina protesta e il titolo va ko in Borsa

Il settore dei veicoli elettrici negli Stati Uniti sta attraversando un momento particolarmente critico, segnato da numerose incertezze e ostacoli. Tra agevolazioni fiscali a rischio, incentivi per l’apertura di nuovi stabilimenti in bilico e obiettivi ambiziosi per la diffusione di veicoli elettrici sempre più difficili da raggiungere, lo scenario complessivo si fa sempre più complicato. (ClubAlfa.it)

Batterie, gli Usa mandano all’aria i piani di Stellantis con Catl? Stellantis ha commesso un errore ad associarsi a Catl? (Start Magazine)

Oltre a Tencent, anche Catl nella black list Usa di aziende accusate di lavorare per l’esercito della Cina (FIRSTonline)