La ‘diga’ di Boncellino: "Colpa del ciclone, ora è tutto ripulito". Ma i dubbi restano

Le impressionanti immagini del tappo di tronchi, che ostruiva il ponte ferroviario a Boncellino di Bagnacavallo sul fiume Lamone, dopo il passaggio del ciclone Boris degli ultimi giorni, hanno fatto il giro del web. Le reazioni, comprensibili, sono state di allarme e preoccupazione ma anche di indignazione per quello che agli occhi delle persone è sembrato il risultato di mancati interventi. "La situazione però è già rientrata – hanno tenuto a precisare dalla Regione Emilia Romagna ieri mattina, diramando una nota stampa –, grazie al lavoro dei tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile che hanno operato fin da subito in somma urgenza per rimuovere detriti e legname accumulati nell’alveo del fiume, ora quasi completamente ripulito". (il Resto del Carlino)

Su altri media

Traversara, frazione del comune di Bagnacavallo con meno di 500 abitanti. – Il primo passo formale nell’ultima alluvione che ha flagellato il Ravennate, la procura lo ha compiuto ieri mattina nel fango di un paese che quasi non esiste più. (il Resto del Carlino)

La mia interrogazione ricorda anche le opere e relativi finanziamenti previsti: “Per il torrente Sillaro, l’importo inizialmente assegnato, pari a 3 milioni, è stato ridefinito in circa 667mila euro, per il fiume Lamone, l’importo inizialmente assegnato, pari a 1.200.000 euro, è stato ridefinito in quasi 267mila euro, per Parma e il nodo idraulico di Colorno, l’importo inizialmente assegnato, pari a 55.000.000 euro, è stato ridefinito in 58.266.176 euro”. (ravennanotizie.it)

“La situazione è già rientrata”. Situazione rientrata “grazie al lavoro dei tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile che hanno operato fin da subi… (La Repubblica)

La gelatina gialla che esce dal fiume: noi condannati a fare da vedette

Le opposizioni rappresentate da Fratelli d’Italia, gruppo Principale Sindaco e Area Liberale incalzano l’Amministrazione comunale di Bagnacavallo, e in particolare l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Ravagli, sulle responsabilità legate all’alluvione più recente. (il Resto del Carlino)

Il flusso dei volontari diretti verso Traversara di Bagnacavallo non si arresta. Anche oggi la frazione sarà divisa in due parti: una ‘zona rossa’, corrispondente all’area in cui l’argine del Lamone non ha retto e nella quale si concentrano gli interventi condotti dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile finalizzati a ripristinare la rottura, e una più accessibile attraverso la quale possono transitare aiuti e residenti. (il Resto del Carlino)

Sono le tre di notte e me ne vado in giro per la Filanda Vecchia con una chalopette o come si scrive di jeans che portavo all'itis e un ombrello rosso che ha questa capacità di nebulizzarmi in faccia ogni singola goccia di pioggia. (La Repubblica)