Trenord-Rfi, rebus Milano: Centrale da “alleggerire”. Così cambiano i capolinea

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(Post) fascisti Governo Meloni

Milano – Il piano completo sarà presentato oggi a Palazzo Lombardia nella riunione tra Trenord, l’azienda ferroviaria che gestisce le corse dei treni regionali, i due gestori dei binari, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Ferrovienord, e l’assessorato regionale ai Trasporti. Ma nella bozza consultata ieri da Il Giorno ci sono già alcuni elementi di interesse sulla riorganizzazione del trasporto ferroviario che riguardano il decongestionamento non solo della stazione Centrale ma, in generale, del nodo di Milano: un tema annoso e cruciale se si ambisce a fluidificare il traffico sull’intera rete lombarda. (IL GIORNO)

Su altri media

E’ il quadro assai desolante in cui, a detta di moltissimi pendolari, versa lo stato di salute di Trenord in Lombardia. Una regione il cui PIL è il decimo tra gli stati nazionali europei e che tuttavia offre servizi ferroviari a dir poco sotto le aspettative. (la Città)

"Sarei curioso di sapere quali sono le fonti alle quali attinge la sinistra, visto che Regione Lombardia non ha mai parlato di tagli e ridimensionamento del servizio - ha proseguito Lucente -. (MilanoToday.it)

"Le notizie che stanno circolando in queste ore circa i numerosi tagli di corse del servizio ferroviario regionale e cavalcate in maniera sconsiderata da alcuni esponenti politici sono solo delle fake news" (il Giornale)

Del Bono (Pd): «Non è soltanto mancanza di autisti ma è da rivedere il sistema lombardo»

Leggi tutta la notizia Tagli alle corse di alcuni treni, attese più lunghe alle banchine del Passante ferroviario e modifiche alle fermate sul nodo di Milano. (Virgilio)

L'iniziativa è partita il 30 ottobre con un presidio davanti a Palazzo Lombardia, dove quasi un centinaio di giovani pendolari si è riunito per denunciare "un servizio pubblico ormai al collasso". (Lecco Online)

L’attacco al Pirellone arriva da più parti ed in particolar modo a prendere parola sono stati il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio del Bono (Partito Democratico) e Legambiente Lombardia, che distintamente hanno criticato le scelte compiute dell’Amministrazione Fontana in materia di finanziamenti alla mobilità sostenibile, giudicate miopi e senza una visione organica dell’intero territorio lombardo. (Corriere della Sera)