Francia, Bayrou ha promesso nomina governo 'prima di Natale'

Il premier propone ai partiti l'ingresso nell'esecutivo: "Troverò modo per coinvolgere RN e LFI" Il premier francese, François Bayrou, nel corso della riunione avuta a Matignon con i rappresentanti di tutte le forze politiche tranne La France Insoumise (LFI) e Rassemblement National (RN), ha dichiarato ai partecipanti che intende nominare un governo “prima di Natale”. Lo ha riferito il deputato comunista Stéphane Peu, all’uscita dall’incontro. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altri media

Milano, 17 dic. - "Non nasconderò nulla. Non lascerò nulla senza risposta", ha dichiarato François Bayrou all'Assemblea nazionale. Per la prima volta da quando ha assunto l'incarico, il Primo Ministro risponde alle domande dei parlamentari. (Il Sole 24 ORE)

Non solo primo ministro francese ma resta anche sindaco di Pau (ieri ha presenziato al consiglio comunale volando in serata nella sua città natale). E pure supervisore di riunioni di crisi come quella a cui ha partecipato in videoconferenza una volta lasciata Parigi: sulla gestione delle operazioni nell'arcipelago di Mayotte, il territorio d'Oltremare tra il Mozambico e il Madagascar devastato dal ciclone, un centinaio di morti il bilancio provvisorio, mancanza di acqua potabile ed epidemia di colera da gestire. (il Giornale)

Ha cercato per tre volte la presidenza, ma senza riuscire ad arrivare alla vittoria finale. Nonostante i suoi tentativi falliti, Bayrou è riuscito a mantenere una visibilità importante grazie al suo ruolo di leader del partito centrista MoDem (Mouvement Démocrate). (Ultima Voce)

«Sotto sorveglianza» di Le Pen. Su Bayrou la nube della destra

Nominato appena venerdì scorso, e ancora senza neanche una bozza di governo, il neo primo ministro francese, François Bayrou, ha già scatenato una viva polemica: nel tardo pomeriggio di lunedì è partito dall’aeroporto parigino di Villacoublay con un jet della presidenza, un Falcon 7X, per raggiungere Pau, la città sui Pirenei di cui è … (Il Fatto Quotidiano)

Riuscirà Emmanuel Macron a resistere fino alla fine del suo secondo mandato presidenziale, prevista per il maggio 2027? La sfiducia dei francesi nei confronti del loro presidente e delle altre istituzioni politiche era già elevatissima prima ancora che l’Assemblea nazionale uccidesse nella culla con un voto di censura il 4 dicembre scorso il governo di Michel Barnier: scelto da Macron dopo due mesi di tergiversazioni, non ha resistito più di tre mesi. (Tempi.it)

Con un’Assemblée Nationale spaccata in tre tra il Nuovo Fronte Popolare delle sinistre, la coalizione macronista e l’estrema destra del Rassemblement National, nessuno dei problemi che avevano afflitto il governo di Barnier – scelto da Emmanuel Macron dopo aver rifiutato la candidatura di Lucie Castets promossa dal Nfp – sembrano essere stati risolti. (il manifesto)