«Auto, cancellare le multe 2025 o sparisce la filiera industriale»

«Ormai il dibattito non verte più su elettrico sì o no ma su auto sì o no, industria europea sì o no». Va dritto al punto senza giri di parole Guido Guidesi, spingendo lo sguardo oltre, ad acciaio e chimica, a tutto il manifatturiero europeo stressato ai limiti della propria tenuta dagli errori di una politica spesso sbagliata e iper-regolatoria. Tanto da costringere il Green Deal a cambiare persino nome in Clean Industria Deal, per non compromettere con le proprie intemperanze ideologiche gli obiettivi della crociata irrinunciabile della decarbonizzazione (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Il Cavaliere Domenico De Rosa, CEO del Gruppo Smet, non usa mezzi termini per descrivere la situazione: "Le sanzioni dell’Unione Europea alle case automobilistiche sono un duro colpo alla competitività dell’intero sistema industriale europeo. (StileTV)

Minzatu ha chiarito che il regolamento prevede la presentazione di una relazione sui progressi entro il 2025. Solo sulla base di quella relazione si procederà con una revisione nel 2026. “Il traguardo del 2035 garantisce sicurezza a produttori, fornitori e investitori, fornendo un margine temporale adeguato per pianificare una transizione equa” ha spiegato. (Automoto.it)

Industria auto: Fonte Frrepik Nessun passo indietro sullo stop alle auto nel 2035. A sottolinearlo è la vicepresidente della Commissione europea, Roxana Minzatu in risposta a un’interrogazione del Ppe, difendendo tempi e obiettivi della normativa. (Rinnovabili)

De Rosa (SMET): "Multe alle case automobilistiche, un rischio per l’industria europea"

A confermarlo è stata Roxana Minzatu, vicepresidente della Commissione Europea, che ha ribadito l’impegno sui tempi e gli obiettivi del regolamento. La normativa, che mira a promuovere la transizione verso veicoli elettrici, non subirà modifiche, con la Commissione Europea che procederà con la revisione solo nel 2026, come previsto dal piano originale. (QuiFinanza)

Tuttavia, la risposta della Commissione è stata costantemente negativa, e l'ultimo fermo diniego è arrivato da Roxana Minzatu, vicepresidente della Commissione, in risposta a un'interrogazione del Partito Popolare Europeo. (Auto.it)

In un’intervista pubblicata da Il Sole 24 Ore, Guidesi sottolinea come la transizione verso il Green deal abbia generato effetti collaterali gravi, colpendo non solo il settore automobilistico ma anche quelli dell’acciaio e della chimica (Economy Magazine)