Arriva il "congedo climatico": quattro giorni di permesso retribuito in caso di eventi estremi

Un "congedo climatico retribuito" fino a quattro giorni per consentire ai lavoratori di evitare di viaggiare durante le emergenze meteorologiche. La misura è stata approvata dal governo guidato dal socialista Pedro Sanchez a un mese di distanza dalle alluvioni che nella regione di Valencia hanno ucciso almeno 224 persone. Dopo le piogge catastrofiche del 29 ottobre, diverse aziende sono state prese di mira per aver ordinato ai dipendenti di continuare a lavorare nonostante l'agenzia meteorologica nazionale avesse diffuso un'allerta rossa nazionale. (EuropaToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La crisi climatica causata dall’utilizzo dei combustibili fossili da parte dell’essere umano ha come prima e più visibile conseguenza l’aumento degli eventi meteo estremi: nubifragi, grandinate, ondate di calore, incendi dovuti a siccità e chi più ne ha più ne metta. (TeleAmbiente TV)

Reuters (Avvenire)

Un provvedimento che punta a tutelare le vite umane e promuovere una maggiore responsabilità sociale, affrontando le sfide sempre più frequenti legate alla crisi climatica. La decisione, presa dopo le devastanti alluvioni nella Comunità Valenciana, permette ai lavoratori di restare a casa durante le allerte meteo senza subire perdite salariali. (Ultima Voce)

La Spagna ha approvato un congedo climatico retribuito

In Spagna il governo ha approvato giovedì 28 novembre una legge che garantisce congedi climatici ai lavoratori. La misura, che entrerà in vigore venerdì 29 novembre con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di Stato (Boe), è stata varata dal Consiglio dei ministri dopo che le alluvioni di fine ottobre nella regione di Valencia hanno causato oltre 200 vittime. (WIRED Italia)

È passato un mese dalla Dana, la disastrosa alluvione che ha causato 222 vittime nella periferia di Valencia. (L'HuffPost)

La crisi climatica sta cambiando il modo in cui viviamo e in cui le società sono costruite in diversi modi, ben oltre la tragica spettacolarità dei disastri naturali – che sono ormai, tuttavia, sempre più regolari e meno eccezionali. (Rivista Studio)