Le dimissioni alla Gnam contro Bocchino, il blitz di Gabrielli da Giannini e altre pillole

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Ponte sullo Stretto

Dopo gli imbarazzi e le proteste per la presentazione del libro "Perché l'Italia è di destra", il comitato scientifico della Galleria Nazionale d’Arte Moderna ha fatto un passo indietro, scrivendo una dura lettera di contestazione. Intanto il ministro Nordio andrà dell’Assemblea mondiale della... gentilezza. Mentre l'ex capo della polizia visita "in incognito" il prefetto di Roma. Le chicche di L43. (Lettera43)

La notizia riportata su altri media

“Caro ministro dell’Istruzione, mi piacerebbe che questo libro venisse distribuito e adottato nelle scuole”, ha dichiarato La Russa, definendo l’opera “un manuale di difesa civile contro le bugie della sinistra”. (Orizzonte Scuola)

Prosegue lo 'sciame sismico' innescatosi lo scorso 3 ottobre per la presentazione del libro di Italo Bocchino, "Perché l'italia è di destra - Contro le bugie della sinistra", presso la Galleria Nazionale d'arte moderna a Roma alla presenza del presidente del Senato, Ignazio La Russa. (Secolo d'Italia)

Segnalati al ministero della Cultura alcuni dipendenti della Gnam per aver contestato la presentazione di un libro di Italo Bocchino. A denunciare l’episodio è la Cgil che parla di “grave violazione della libertà di espressione”. (Repubblica Roma)

Galleria nazionale d'arte moderna, si dimettono 3 componenti del Comitato scientifico su 4: «Usato uno spazio pubblico per presentare il libro di Italo Bocchino»

Gli strascichi delle polemiche per quella ospitata hanno portato adesso alle dimissioni di tre dei quattro membri del Comitato tecnico scientifico della Gnam, perché “una sede istituzionale, e quindi di tutti, è stata usata per una mani… (L'HuffPost)

Partiamo dai fondamentali, oramai dimenticati, che stanno alla base del valore e della pratica della libertà d’espressione. La libertà di presentare un libro non è negoziabile. (L'HuffPost)

Le loro motivazioni: «Alla luce della politica culturale recentemente adottata dalla Gnam, le cui linee non sono state definite attraverso un sereno confronto con il comitato scientifico, che, come previsto all’articolo 6 dello statuto, è chiamato a svolgere “funzione consultiva sulle questioni di carattere tecnico-scientifico nelle materie di competenza della Galleria”, diamo le dimissioni dal Comitato scientifico del museo». (Corriere Roma)