Washington Post: Trump valuta dazi per tutti i Paesi, ma mirati
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Una mossa temuta dagli economisti in quanto potrebbe aumentare l’inflazione, limitare potenzialmente la capacità della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse, mantenere i rendimenti obbligazionari elevati sostenendo il dollaro, e al contempo, potrebbe distorcere la catena di approvvigionamento globale. Il presidente eletto però smentisce quanto riportato dal giornale: "Fake news" Piani per imporre tariffe a tutti i Paesi, ma non più su tutte le merci bensì su certi settori ritenuti cruciali per la sicurezza economica o nazionale statunitense. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri giornali
L’euro sta estendendo i guadagni rispetto al dollaro USA dopo che il Washington Post ha riferito che l’amministrazione Trump sta lavorando a una metodologia per nuove tariffe globali sulle importazioni critiche che colpiranno solo pochi settori. (XTB)
Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump porta con sé una certezza: l'introduzione di dazi su numerosi prodotti provenienti da Paesi stranieri. A pochi giorni dal suo insediamento, arriva però un'indiscrezione che potrebbe ribaltare la politica economica promessa dal tycoon in campagna elettorale. (Today.it)
I consiglieri del presidente eletto Usa, Donald Trump, secondo il Washington Post, studiano piani tariffari da applicare a tutti i Paesi, ma solo su alcuni settori ritenuti critici per la sicurezza nazionale o economica. (Milano Finanza)
Anzi no. È sbagliato. (Il Fatto Quotidiano)
È quanto riporta il Washington Post citando tre fonti vicine alla questione. MILANO – I dazi Usa annunciati da Donald Trump potrebbero essere rivolti verso tutti i paesi riguardando però solo alcuni prodotti. (la Repubblica)
“L’articolo del Washington Post, citando cosiddette fonti anonime, che non esistono, afferma erroneamente che la mia politica sui dazi sarà ridimensionata. Questo è sbagliato. Il Washington Post sa che è sbagliato. (LAPRESSE)