Basta con i bonus, la scelta migliore è sostenere le Pmi
La stagione dei bonus sembra non finire mai, con effetti tutti da dimostrare sull’economia reale e sulla propensione al consumo. Iniziò con Renzi nel 2014 con 80 euro al mese, ha continuato Conte con aiutini a pioggia a persone e imprese per non far collassare il sistema durante il Covid, continua nel solco dell’innovazione anche la Giorgia nazionale con una ben più misera strenna natalizia di 100 euro una tantum anticipata dalla Befana a Babbo Natale (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre fonti
76/2016). 167/2024 e chiarite dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. (Consulenti del Lavoro)
La cifra che, in base alle risorse disponibili, si è deciso di riconoscere è pari a 100 euro. Ovviamente, trattandosi di un’una tantum, è fine a se stessa e non produce effetti a valere su nessun altro istituto economico spettante al lavoratore. (Il Sole 24 ORE)
113/2024). È previsto per effetto del D.L. (MySolution)
Alle ore 12 di oggi, 22 novembre, è scaduto il termine per presentare domanda sul portale NoiPA per richiedere il cd. Bonus Natale, l’indennità fino a 100 euro prevista dal Decreto Omnibus n. 113/2024, erogata a favore dei lavoratori dipendenti in possesso di determinati requisiti. (Tecnica della Scuola)
Inizialmente, con un decreto legislativo approvato in via preliminare a fine aprile, era stato previsto di erogare il bonus a gennaio 2025 (bonus Befana), ma poi si è deciso di anticiparlo al prossimo mese di dicembre. (Il Sole 24 ORE)
Viene riconosciuta dai datori di lavoro ai propri dipendenticon reddito fino a 28 mila euro e almeno un figlio a carico a prescindere dal fatto che siano coniugati, separati, divorziati o conviventi. Con la circolare n. (Corriere della Sera)