La Nato avvisa i Paesi membri: «Bisogna entrare in mentalità di guerra». La spinta per aumentare al 3% le spese militari (per anticipare Trump)
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nella Nato è ripresa con più convinzione la discussione sulle spese nazionali per la difesa. Come abbiamo scritto nel commento pubblicato oggi sul Corriere, alcuni Paesi spingono per portare il contributo al 3% del prodotto interno lordo. In prima fila ci sono i Baltici (Lituania, Lettonia, Estonia), affiancati dalla Polonia e dal blocco del Nord (Svezia, Finlandia e Norvegia). Anche il Regno Unito sembra interessato al piano. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Non siamo in guerra ma non siamo nemmeno in pace. Non ci sono minacce imminenti agli alleati della Nato: la nostra deterrenza al momento va bene ma mi preoccupo per il futuro, non siamo pronti per quello che può accadere fra 4-5 anni". (Sky Tg24 )
"Ci stanno mettendo alla prova e il resto del mondo sta guardando. No, non siamo in guerra, ma di certo non siamo neanche in pace. Voglio essere chiaro: non c'è una minaccia militare imminente per i nostri alleati strategici, perché la NATO si è trasformata per tenerci al sicuro. (L'Unione Sarda.it)
"La Russia si prepara per un confronto a lungo termine, con l'Ucraina e anche con noi. La Russia è una minaccia per la Nato. Vladimir Putin si prepara ad un confronto a lungo termine non solo con l'Ucraina e i paesi del Patto Atlantico devono accelerare. (Adnkronos)
Così si è espresso nella giornata di ieri il Segretario generale della Nato Mark Rutte, poche ore prima del nuovo massiccio attacco lanciato dai russi – 93 missili e 200 droni - contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. (il Giornale)
Vladimir Putin si prepara ad un confronto a lungo termine non solo con l'Ucraina e i paesi del Patto Atlantico devono accelerare. E' perentorio il... (Virgilio)
La Russia è una minaccia per la Nato. Vladimir Putin si prepara ad un confronto a lungo termine non solo con l’Ucraina e i paesi del Patto Atlantico devono accelerare. E’ perentorio il messaggio che Mark Rutte, segretario generale della Nato, invia mentre la guerra tra Ucraina e Russia ha ampiamente superato i 1000 giorni e la parola ‘tregua’ per ora rimane sulla carta. (CremonaOggi)