La Nato avvisa i Paesi membri: «Bisogna entrare in mentalità di guerra». La spinta per aumentare al 3% le spese militari (per anticipare Trump)

Nella Nato è ripresa con più convinzione la discussione sulle spese nazionali per la difesa. Come abbiamo scritto nel commento pubblicato oggi sul Corriere, alcuni Paesi spingono per portare il contributo al 3% del prodotto interno lordo. In prima fila ci sono i Baltici (Lituania, Lettonia, Estonia), affiancati dalla Polonia e dal blocco del Nord (Svezia, Finlandia e Norvegia). Anche il Regno Unito sembra interessato al piano. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il dibattito, organizzato insieme alla Divisione di diplomazia pubblica della NATO, aveva come tema le sfide che dovrà affrontare l’alleanza euroatlantica nel prossimo futuro, e sulle priorità strategiche che i suoi membri dovranno perseguire per trovarsi preparati. (Contropiano)

Così si è espresso nella giornata di ieri il Segretario generale della Nato Mark Rutte, poche ore prima del nuovo massiccio attacco lanciato dai russi – 93 missili e 200 droni - contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. (il Giornale)

La Nato non ha ancora fornito indicazioni ufficiali, ma i Paesi europei dell’Alleanza stanno già negoziando per aumentare la spesa per la difesa, puntando alla soglia del 3% del Pil. L’appuntamento chiave sarà a giugno 2025, all’Aia nei Paesi Bassi, in quello che sarà il primo vertice Nato dell’era Trump-Rutte. (Il Fatto Quotidiano)

Nato, allarme Putin: “E’ una minaccia”. Trump: “No Atacms contro Russia”

C’è già un effetto Trump nella Nato e sono le discussioni in corso per spendere almeno il 3% del Pil. È il Financial Times a rivelarci in esclusiva i colloqui confidenziali in corso tra i corridoi dell’Alleanza per andare ben oltre il target già fissato del 2%. (Start Magazine)

In questo contesto, il dibattito politico occidentale si è spinto verso proposte che sfidano il senso comune e mettono in dubbio la capacità di leadership razionale dei governi coinvolti. Tra queste, spicca il cosiddetto “piano di pace” proposto da Donald Trump, una vera e propria utopia bellica che prospetta l’invio di 200.000 soldati NATO in Ucraina. (Farodiroma)

“La Russia si prepara per un confronto a lungo termine, con l’Ucraina e anche con noi. La Russia è una minaccia per la Nato. Vladimir Putin si prepara ad un confronto a lungo termine non solo con l’Ucraina e i paesi del Patto Atlantico devono accelerare. (CremonaOggi)