Dai deepfake vocali all’hijacking: una guida per capire la cybersecurity che verrà

Il 2023 ha visto un’ulteriore impennata degli attacchi informatici su scala globale, sia in ambito business che consumer, e di pari passo le minacce sono ulteriormente evolute e divenute ancora più efficaci, colpendo obiettivi di alto profilo: solo nel primo semestre dell’anno, a conferma di questa tendenza, circa una cinquantina di gruppi di ransomware hanno dichiarato di aver violato e pubblicamente estorto dati a più di 2.200 vittime fra grandi corporation, agenzie governative e altre organizzazioni. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

di Giuseppe Costa I cambiamenti tecnologici a cui stiamo assistendo nel mondo, ad esempio in fatto di intelligenza artificiale generativa, costringono a rivedere le strategie in termini di cybersecurity: ecco le tendenze delineate da CyberArk per i prossimi tre anni. (Tecnelab)

Scopri quali saranno le nuove previsioni della sicurezza informatica, dall’intelligenza artificiale ai visori AR/VR. (Panda Security)

Questo dato preoccupante indica una tendenza negativa che conferma l’Italia come uno dei Paesi più vulnerabili al cybercrime, come si legge anche nella ricerca di ExpressVPN sullo stato della cybersecurity in Italia. (Quotidiano online)

Le previsioni 2024 sullo scenario della sicurezza: quali saranno gli impatti del contesto geopolitico, l'uso criminale delle innovazioni come l'AI generativa, l'impatto dell'applicazione di normative come la NIS2 (Agenda Digitale)

A seguito dei più recenti e aggiornati report sulle minacce informatiche nel nostro Paese, è emersa una generale preoccupazione verso l’incremento di attacchi ai danni di PMI, banche e cittadini. Effettivamente non si può ignorare il numero di reati informatici riportati nelle varie statistiche rese note dalle più autorevoli organizzazioni di settore come Acn e Clusit. (SavonaNews.it)

"In un anno l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) ha trattato oltre 1300 eventi informatici, molti dei quali di particolare gravità. Siamo intervenuti per rimediare i danni a molte strutture sanitarie pubbliche, oltre 40 in meno di due anni". (la Repubblica)