Stellantis, Tavares in commissione attività produttive 11 ottobre
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Roma, 1 ott. – L’Ad di Stellantis Carlos Tavares interverrà il prossimo 11 ottobre in audizione alla commissione attività produttive. Lo ha fa sapere l’azienda stessa. “La complessa congiuntura internazionale ed europea cui si trova il settore dell’Automotive – sottolinea la società – richiede risposte rapide, frutto anche dell’interlocuzione fra tutte le realtà del settore coinvolte. In questo contesto, il contributo e la volontà di dialogo e di confronto di Stellantis è costante. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Domanda. Ultim'ora news 1 ottobre ore 20 (Milano Finanza)
Fiom, Fim e Uilm hanno annunciato nella giornata di ieri lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del gruppo Stellantis per il 18 ottobre e hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma. Motivo dello sciopero è la giusta preoccupazione per il futuro degli impianti produttivi presenti in Italia che ormai da tempo lavorano a singhiozzo e le cui prospettive sono tutt’altro che rosee. (Potere al Popolo)
Il gruppo Stellantis raddoppia le settimane di cassa integrazione per i 2mila lavoratori dello stabilimento di Termoli. Il reparto cambi è stato chiuso in vista della realizzazione della gigafactory il cui progetto è attualmente bloccato e legato alla ricerca di nuove tipologie di batterie e con i fondi inizialmente assegnati, oggi destinati ad altro. (Il Fatto Quotidiano)
Finalmente. Dopo una lunga battaglia condotta da Azione, che ha visto tutte le opposizioni unite, siamo riusciti ad ottenere che Carlo Tavares, l’AD di Stellantis, venga a riferire in Parlamento l’11 ottobre alle 13:00 sulla disastrosa situazione del gruppo. (Azione)
L’ultima tappa di questa lunga via crucis che ha coinvolto tutte le fabbriche italiane da Atessa a Termoli, da Pomigliano a Cassino, da Modena a Melfi, ma che ha avuto come epicentro Torino è arrivata ieri mattina: la produzione della 500 Bev (elettrica) alle Carrozzerie di Mirafiori sarà sospesa fino al primo novembre, con prolungamento di un altro mese rispetto a quanto previsto finora. (il manifesto)
Due ore di lavoro e poi tutti a casa. Agli sgoccioli gli ammortizzatori sociali nell’indotto. (ciociariaoggi.it)