Commerzbank -5% in Borsa col no del governo tedesco a Unicredit
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Commerzbank scivola in Borsa dopo il no del governo tedesco alla scalata di Unicredit. Il titolo a Francoforte cede oltre il 5%. A Milano il gruppo guidato da Andrea Orcel amplia il calo al 3% in una brutta giornata per le banche italiane fra le ipotesi di un tassa sugli extraprofitti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Così a Berlino, secondo quanto riporta Bloomberg, il capo dei liberali tedeschi e ministro delle Finanze, Christian Lindner. Lo Stato non può essere un investitore a lungo termine in Commerzbank. (IL GIORNO)
Tutti hanno calato le carte: Unicredit vuole Commerzbank, il Governo Scholz non vuole Unicredit. Ma la decisione comunicata lunedì di essere saliti al 21% dell'istituto di Francoforte, dopo… (L'HuffPost)
(Teleborsa) -ha preso atto della mossa die il board "esaminerà sempre le opzioni strategiche in modo responsabile nell'interesse dei suoi stakeholder, ovvero investitori, clienti e dipendenti". Lo ha affermato un portavoce del gruppo all'agenzia tedesca DPA. (Teleborsa)
E se fosse made in Italy la vera spinta all’unione bancaria in Europa? La campagna di UniCredit in terra tedesca con la progressiva scalata a Commerzbank sembra renderlo se non plausibile almeno pensabile. (Il Sole 24 ORE)
La scalata tentata e non ancora abbandonata di Commerzbank da parte di Unicredit ha portato all’intervento diretto del cancelliere tedesco, a cui ha risposto il ministro degli Esteri italiano Tajani. Ma lo scontro ha a che fare non tanto con le regole di mercato, ma con la natura stessa di quello comunitario. (Contropiano)
Achtung! Sarebbe questo l’europeismo di quelli che la sanno lunga? Gli intelligenti a prescindere ogni giorno cantano le lodi delle sinistre illuminate, ci raccontano le virtù dei socialdemocratici, danno la patente di liberalismo agli amici del coro di Bruxelles e la tolgono ai pochi che fanno domande di fronte alla trasformazione dell’ideale europeo in dogma. (Liberoquotidiano.it)