ANTIRACKET VIESTE/ LA BRILLANTE OPERAZIONE “MARI E MONTI” HA ASSESTATO UN DURISSIMO COLPO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA GARGANICA

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Ponte sullo Stretto

La perfetta sinergia tra forze dell’ordine e magistratura ha permesso di conseguire questo importantissimo risultato che evidenzia ancora una volta, in maniera inequivocabile, la granitica volontà della Squadra Stato di contrastare qualunque logica mafiosa sul nostro territorio. Rinnoviamo i nostri più sentiti complimenti a tutti gli uomini dello Stato che con serietà, profondo spirito di sacrificio ed indubbie capacità investigative, sono costantemente ed instancabilmente impegnati nella difesa della legalità sul Gargano (Rete Gargano)

Ne parlano anche altre fonti

È la prima volta che una indagine antimafia della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari vede il concomitante coinvolgimento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, dei Servizi Centrali e Interprovinciali di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza e dei loro ulteriori organismi periferici. (RaiNews)

Trentasette le persone finite in carcere, due ai domiciliari, sequestri per 10 milioni di euro nei confronti di azie… (La Repubblica)

Gargano. Una vasta operazione contro la criminalità organizzata in Puglia ha portato all’arresto di 39 persone e al sequestro patrimoniale di circa 10 milioni di euro. L’operazione, denominata “Mari e Monti”, rappresenta uno dei più complessi e innovativi interventi della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari nel contrasto alle associazioni mafiose attive nella provincia di Foggia. (StatoQuotidiano.it)

Il pentito Raduano racconta la mafia garganica: "Minacciammo i forestali con i kalashnikov"

Il procedimento penale, da cui scaturisce l'operazione " Mari e Monti ", rappresenta la più complessa, strutturata e, allo stesso tempo, innovativa indagine effettuata nel distretto... (Virgilio)

L’episodio risale al 13 aprile 2017, quando il gruppo è stato controllato in una masseria di proprietà dell’affiliato Ricucci. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Inizialmente, il gruppo cercò di fuggire alla vista di una pattuglia dei carabinieri forestali, ma successivamente, resosi conto che si trattava di agenti della forestale e preoccupati per le armi lasciate sul posto, tornarono indietro. (StatoQuotidiano.it)