VIDEO Campo largo, Renzi: “Sì a centrosinistra a guida Schlein senza veti dei 5 Stelle"

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LAPRESSE INTERNO

Il leader Iv: "Noi ci candidiamo a rappresentare l’ala Blair" “Noi abbiamo accolto l’invito di Elly Schlein a iniziare un percorso per capire se il centrosinistra, sui contenuti, diventa non solo maggioranza numerica, quello lo è già nel paese, ma diventa maggioranza politica, cioè se si fa una coalizione di centrosinistra”. Lo ha detto Matteo Renzi, a margine di un evento pubblico organizzato da Italia Viva al Tempio di Adriano a Roma, rispondendo alle domande sul campo largo (LAPRESSE)

Ne parlano anche altri giornali

“L’obiettivo di questa operazione è spostare l’asse del Campo largo a destra, indebolendo 5Stelle e sinistra”. E pazienza se le urne non premieranno il gran ritorno (si fa per dire) di Matteo Renzi nel centrosinistra: “Leggeremo di nuovo sui giornali di quanto è brava Meloni”. (Il Fatto Quotidiano)

Senza l’area riformista il centrosinistra è destinato a perdere. Purché si discuta di contenuti e si metta da parte «la politica dei veti, del “no tu no”» di jannacciana memoria, spiega intervistato al Tempo di Adriano nella sua prima vera uscita pubblica romana dopo l’estate. (ilmessaggero.it)

Basta girare per le cucine della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia per sentire il termometro della base dem verso lo scenario di una possibile alleanza con il leader di Italia Viva Matteo Renzi (Il Fatto Quotidiano)

“Non mi pento del passato, non mi pento del Jobs Act, non mi pento di aver messo Sergio Mattarella al Quirinale, non mi pento di aver messo Mario Draghi al posto di Giuseppe Conte, non mi pento delle cose che abbiamo fatto, ma con Elly Schlein e gli altri vogliamo ragionare del futuro?”. (Il Fatto Quotidiano)

Centrosinistra, Renzi: confronto per accordo ma no a veti 05 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

È un Matteo Renzi deciso a «non accettare veti» quello che si presenta al Tempio di Adriano in piazza di Pietra a Roma per farsi intervistare dal direttore del Foglio, Claudio Cerasa. La stella polare Tony Blair, un governo «non di cattivi, ma di mediocri», e un centrosinistra da costruire «senza veti» ma a partire da alcuni punti come «i salari, l’educazione, la cultura». (Il Dubbio)