L’inflazione in Italia crolla? Non per vacanzieri e studenti
Le famiglie faticano. E un dato Ocse conferma queste difficoltà: nei primi tre mesi del 2024 in Italia il potere d’acquisto era più basso del 6,9% rispetto al 2019. Questo è il livello più basso di tutti i Paesi Ocse, dove in media è aumentato di poco meno del 2% nello stesso periodo (Milano Finanza)
Su altre fonti
L’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua, un calo rispetto al +1,3% registrato a luglio. Secondo l’Istat, questa frenata è principalmente dovuta a una maggiore flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, passati da -6% a -8,6%, e dei Beni durevoli, che hanno visto una decrescita da -1,2% a -1,8%. (Corriere dell'Economia)
L’Istituto, che ha di recente pubblicato le stime preliminari, segnala che l’indice dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,2% su base mensile. Il rallentamento dell’inflazione va imputato in primis all’ampliamento della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei beni durevoli (da -1,2% a -1,8%) e anche alla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%). (L'informatore Giornale)
Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di agosto 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua, da +1,3% del mese precedente. (Il Giornale delle PMI)
Istat: inflazione in calo ad agosto, ma crescono i costi di trasporti e ristorazione La decelerazione è trainata soprattutto dalla flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6% a -8,6%). (L'Agenzia di Viaggi Magazine)
Nel cantiere della “manovra” entrano due tasselli importanti: inflazione e lavoro. Ieri infatti l’Istat ha pubblicato i dati (provvisori) dei prezzi al consumo ad agosto e degli occupati a luglio. E contrariamente all’andamento negativo rilevato per il fatturato dell’industria, sul fronte dell’inflazione e del mercato del lavoro non ci sono ombre. (Quotidiano del Sud)
Ebbene, c’è chi lo fa per noi; secondo i dati Istat appena pubblicati, la media è di 300 euro in più a famiglia. Insomma, ci siamo messi l’estate alle spalle, ma la brutta notizia è che forse i prezzi continueranno a rimanere proibitivi. (InvestireOggi.it)