Le Olimpiadi invernali tornano a Torino: nel 2030 all’Oval il pattinaggio di velocità dei Giochi francesi

Torino si prepara a respirare, ancora una volta, l’atmosfera e lo spirito olimpico. A pochi chilometri di distanza Parigi sta per dare inizio alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi estive 2024, ma la novità è che la fiamma del braciere tornerà ad accendersi anche per la nostra città. Il motivo è presto detto: l’impianto dell’Oval ospiterà ufficialmente tutte le gare del pattinaggio di velocità durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali che si terranno nel 2030, olimpiadi invernali che nelle ultime ore sono state assegnate alle Alpi francesi (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Ieri il presidente della Repubblica si è infatti presentato alla 142a sessione del Comitato olimpico internazionale. (il Giornale)

Mentre Parigi si prepara alla cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi 2024, la fiamma del braciere olimpico torna ad accendersi anche per la nostra città. L’Oval di Torino ospiterà infatti le gare del pattinaggio di velocità alle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali del 2030 che nelle ultime ore sono state ufficialmente assegnate dal Comitato olimpico internazionale (CIO) alla Alpi francesi (TorinOggi.it)

BRIANCON – È ufficiale: la 142esima sessione del CIO ha eletto le Alpi Francesi 2030 come sede dei XXVI Giochi Olimpici Invernali! Alcune delle gare olimpiche si terranno nella vicina Monginevro, a Briançon e Serre Chevalier. (ValsusaOggi)

Olimpiadi Invernali, Spagnolli: “Costruire una pista da bob per uno sport praticato da 50 persone è una follia”

Mentre Parigi si prepara alla cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi 2024, a sorpresa la fiamma del braciere olimpico torna ad accendersi anche a Torino: l’Oval del Lingotto ospiterà le gare del pattinaggio di velocità alle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali del 2030 che, nelle ultime ore, sono state ufficialmente assegnate alle Alpi francesi dal Comitato olimpico internazionale (CIO). (Torino Cronaca)

E questo per la squisita ragione che non avrebbe senso costruire una nuova struttura che significherebbe soltanto spese enormi e un forte impatto ambientale". BOLZANO. (Alto Adige)