Cdm, rinviato il dl Giustizia. "Verso testo unico contro la violenza sulle donne"

Niente decreto Giustizia: almeno solo per il momento. Slitta infatti al prossimo Consiglio dei ministri la bozza di provvedimento che prevedeva nuove azioni disciplinari per i magistrati che prendono posizioni pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui si occuperanno. Dalla riunione del governo Meloni che si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Chigi doveva infatti arrivare la norma su una nuova tipologia di illecito disciplinari per le toghe a causa delle " gravi ragioni di convenienza ", inglobata all'interno del cosiddetto dl cyber, il quale però non è stato licenziato nella giornata odierna. (il Giornale)

Su altre fonti

Su richiesta del vicepremier Antonio Tajani, la bozza di provvedimento, che conteneva una nuova norma-bavaglio per i magistrati e un inasprimento della disciplina sui reati in materia di cybersicurezza, sarà discussa alla prossima riunione. (Il Fatto Quotidiano)

Il richiamo di Giorgia Meloni alla politica, che deve essere "unita" sulla violenza contro le donne, e lo slittamento del Dl giustizia alla fine della settimana per l’assenza dei ministri di Forza Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ultim'ora news 26 novembre ore 12 (Milano Finanza)

Giustizia, Tajani fa saltare il decreto: “Contiamo di più”

Nei giorni scorsi si sono sollevate molte polemiche su un provvedimento del governo che dovrebbe riaffermare un principio: il fatto che un magistrato dovrebbe astenersi, cioè ritirarsi da un processo, quando riguarda argomenti, questioni o «casi» su cui ha assunto in precedenza posizioni pubbliche. (il Giornale)

An… Gli ospiti di Giorgia Meloni non sembrano aver gradito la serata e gli effetti si sono visti il giorno dopo: Forza Italia si impunta, diserta il consiglio dei ministri e fa slittare un decreto sulla giustizia, con un’offensiva a tutto campo che inizia a destare preoccupazione a Palazzo Chigi (La Stampa)

Raccontano che domenica sera, appena uscito da casa di Giorgia Meloni al Torrino, abbia esclamato: “Non possono umiliarci così, forse non hanno capito che ormai siamo la seconda forza politica della maggioranza”. (Il Fatto Quotidiano)