Indici USA misti in attesa della FED

I principali indici azionari statunitensi registrano variazioni frazionali, in attesa delle decisioni di politica monetaria della FED. Alle ore 17.20 il Dow Jones era in rialzo dello 0,29% a 43.577 punti, mentre l’S&P500 era in progresso dello 0,07% a 6.056 punti. In calo, invece, il Nasdaq (-0,02% a 20.105 punti). Giornata decisamente positiva per NVIDIA (+3,68% a 135,19 dollari). In rosso, invece, General Mills (-2,35% a 64,39 dollari), dopo la diffusione dei risultati finanziari del 2° trimestre 2024/2025 e la revisione delle stime per l’intero esercizio. (SoldiOnline.it)

Ne parlano anche altre fonti

Milano, 18 dic. Una correzione di rotta dettata dalle stime del Fomc, che ha rivisto al rialzo le previsioni su crescita economica e inflazione. (Agenzia askanews)

La decisione con cui ieri la banca centrale Usa ha tagliato i tassi di un quarto di punto, al 4,25-4,50% (lo stesso livello del dicembre '22), è stata infatti accompagnata dalla previsione che gli allentamenti monetari il prossimo anno saranno appena due. (il Giornale)

I titoli azionari statunitensi sono crollati mercoledì pomeriggio, 18 dicembre, dopo che la Federal Reserve ha drasticamente ridotto le previsioni di taglio dei tassi di interesse nel 2025. In particolare i titoli growth hanno registrato perdite importanti, con il Morningstar US Large Growth Index che ha perso quasi il 4%. (Morningstar)

Fed, tassi giù dello 0,25% meno tagli il prossimo anno

La banca centrale Usa ha rilasciato nuove proiezioni che prevedono due tagli di un quarto di punto dei tassi di interesse il prossimo anno, a fronte dell’aumento dell’inflazione, una previsione coerente con un approccio attendista a gennaio, quando Donald Trump inizierà il suo secondo mandato quadriennale alla Casa Bianca. (Il Sole 24 ORE)

L’ultima riunione del 2024 della FED ha sancito un nuovo taglio dei tassi d’interesse da 25 punti base. Ad anticipare il possibile cortocircuito delle Borse era stato con un paio di giorni d’anticipo Vittorio Gaudio, Direttore Asset Management di Banca Mediolanum. (Wall Street Italia)

Per la terza volta di fila la Federal Reserve ha tagliato il costo del denaro, in questo caso dello 0,25%, portando i tassi nell’intervallo compreso tra 4,25% e 4,50%, dopo che negli scorsi due anni erano arrivati ai massimi storici per far fronte a un’inflazione incontrollabile. (ilmessaggero.it)