UN’AGENDA SUICIDA PER L’EUROPA

L’intero progresso nella civiltà consiste nel conseguire risultati maggiori o migliori con lo stesso o minore sforzo o, come si dice in termini moderni, con meno mezzi di produzione. Si cresce solo producendo di più rispetto a quanto si consumi e il livello di produttività aumenta solo se c’è questa differenza. L’unico modo sostenibile per aumentare la ricchezza su larga scala è dunque aumentare la produttività dell’intera economia (L'Opinione delle Libertà)

Ne parlano anche altre fonti

La presentazione del Rapporto Draghi sulla competitività della UE ha suscitato, come era comprensibile, un notevole seguito di analisi e commenti. Ad esporsi con maggiore chiarezza sulle tesi di Draghi sono stati i partiti più critici verso la UE e il processo di integrazione. (corriereadriatico.it)

C’è chi sostiene che con l’eliminazione delle barriere del mercato unico europeo si risolverebbe il 50% dei problemi. E ancora: chi preme per una maggiore spinta nel senso delle liberalizzazioni e chi invece difende una politica più “dirigista”. (La Stampa)

Confesso di essere stato spiazzato dai lettori di Zafferano, da quelli del mio Blog, da quelli dei quotidiani cartacei e digitali che ogni settimana lo riprendono dandogli titoli diversi. Sabato scorso è infatti uscito “La dottrina Draghi per un’Europa sogno o incubo?” e per la prima volta sono stato sommerso da mail, WhatsApp, persino telefonate. (Start Magazine)

Così il rapporto Draghi detta l’agenda alla nuova Commissione europea

Post di Matteo Mariotti, economista EY Polonia – (Econopoly)

I cali più significativi sono stati registrati in Ungheria (-6,4%), Germania (-5,5%), Italia (-3,3%) e Francia (-2,3%). I dati pubblicati da Eurostat pochi giorni fa mostrano che tra luglio 2023 e luglio 2024, la produzione industriale è calata del 2,2% nella zona euro e dell'1,7% nell'UE. (Primonumero)

Ursula von der Leyen, la presidente confermata della Commissione europea, ha indicato la sua nuova squadra. Dopo aver superato l'ostacolo delle audizioni al Parlamento Europeo, il nuovo collegio dei commissari avrà un lavoro arduo da svolgere. (la Repubblica)