Unicredit, la quota in Commerzbank vale già 340 milioni in più: via alle trattative

I vertici di Unicredit e Commerzbank daranno il via venerdì 27 settembre alle trattative dopo che nei giorni scorsi la banca italiana ha annunciato di essere salita al 9% di quella tedesca e di aver costruito un derivato per un ulteriore 11,5% mentre la richiesta in Bce per arrivare al 29,9% è già stata inoltrata. E la notizia ha messo le ali ai due titoli, con Unicredit che ha toccato oggi, giovedì 26 settembre, un nuovo massimo (39,70, +4,8%) e Commerz la vetta dal 2011 (16,3 euro, +6,8%). (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

All’incontro, svoltosi in teleconferenza ieri mattina, la ceo designata (prenderà il posto di Manfred Knof la prossima settimana) — secondo indiscrezioni finanziarie — ha illustrato i dati di bilancio del suo istituto, l’outlook, e spiegato come intende disegnare una prospettiva di redditività nei prossimi anni. (Corriere della Sera)

Ma gli effetti per gli azionisti potrebbero essere molto diversi. Il ceo di Unicredit si tiene aperte tre strade: l’aggregazione, lo stop al 9% oppure la vendita di tutto il pacchetto. (Milano Finanza)

La fusione tra UniCredit e Commerzbank prosegue ma il governo italiano ha anticipato la propria posizione, esprimendo un'opposizione categorica a qualsiasi trasferimento della sede legale della nuova entità bancaria al di fuori del territorio nazionale. (Il Giornale d'Italia)

Andrea Orcel, ceo di UniCredit, ha incontrato Bettina Orlopp, ceo di Commerzbank, per valutare un piano di fusione tra le due banche. (Economy Magazine)

Si è tenuto il primo incontro tra la dirigenza di Unicredit e quella di Commerzbank, dopo che la banca italiana ha aumentato la sua partecipazione all'interno di quella tedesca. Se a Berlino si teme che una delle più importanti banche del Paese possa passare in mani straniere, il Governo italiano sta iniziando a nutrire un sospetto riguardo alle possibili offerte che Unicredit potrebbe fare allo Stato tedesco per convincerlo della bontà dell'operazione. (QuiFinanza)

Se è ancora presto per capire se si farà davvero, questo raro matrimonio bancario transfrontaliero di cui ormai tutti parlano, l’abboccamento di ieri tra Unicredit e Commerzbank assomiglia tanto a quella necessaria fase di corteggiamento con cui iniziare a valutare l’ipotesi di una proposta che, ufficialmente, non c’è ancora stata. (Avvenire)