Meloni torna sul Manifesto di Ventotene: "Sono stata insultata dalla sinistra nostalgica"
A più di 24 ore dalle polemiche scatenate dal suo attacco al Manifesto di Ventotene - che Palazzo Chigi ha smentito essere una mossa per "fare impazzire la sinistra - Giorgia Meloni ritorna sulla querelle scoppiata alla Camera. E lo fa da Bruxelles, a margine del Consiglio europeo dove i 26 leader del blocco - fatta eccezione del premier ungherese Viktor Orban - hanno espresso "sostegno incrollabile" all'Ucraina. (Today.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così Giorgia Meloni a Bruxelles. Rivendico di non essere d'accordo, ricordo ancora Scalfari che nei suoi editoriali affermava che l'unica forma di Governo deve essere l'oligarchia". (Tiscali Notizie)
Secondo la premier il documento finale "va nella giusta direzione" in tema di competitività e neutralità tecnologica. La presidente del consiglio guarda ancora una volta con favore all'estensione a Kiev dell'articolo 5 del trattato Nato. (Liberoquotidiano.it)
La tesi prevalente. secondo cui il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avrebbe letto e criticato alcuni stralci del Manifesto di Ventotene per distrarre l’attenzione dalle divergenze in seno alla maggioranza sul disegno di riarmo europeo è attendibile ma non esaustiva. (Start Magazine)
Meloni non avrebbe mai detto che il passaggio del suo discorso alla Camera in cui ha citato, criticandolo, il manifesto di Ventotene, è stato una "mossa mediatica" che "ha fatto impazzire la sinistra". (Today.it)
Mica è calata la furia polemica dopo le parole trancianti della premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene. La rabbia, ovviamente politica, questa volta si è spostata al Senato. (Italia Oggi)