Scambio prigionieri, Trump attacca l'accordo e insinua pagamenti
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Donald Trump attacca l'accordo per lo scambio di prigionieri tra Stati Uniti, Russia e altri paesi insinuando che sia sfavorevole a Washington e che siano stati pagati soldi. Cosa che "è un cattivo precedente per il futuro", accusa il tycoon anche se la circostanza è stata esclusa dal consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan. "Quando pubblicheranno - chiede Trump in un post sul suo social network Truth - i dettagli dello scambio di prigionieri con la Russia? Quante persone prendiamo rispetto a loro? Li stiamo anche pagando in contanti? Ci stanno dando soldi (per favore cancellate questa domanda, perché sono sicuro che la risposta sia 'no')? Stiamo liberando assassini, killer o delinquenti? Sono solo curioso perché non facciamo mai buoni affari in niente e soprattutto negli scambi di ostaggi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre testate
Russia, Vladimir Putin accoglie i prigionieri liberati dagli Stati Uniti 02 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)
Detenuti scomparsi da giorni, aerei militari e governativi in volo, silenzi e mezze conferme: il più grosso scambio di prigionieri tra la Russia e i paesi occidentali (Stati Uniti in testa, ma non solo) si è realizzato dopo ore di voci e notizie impossibili da verificare. (Valigia Blu)
I tre prigionieri americani liberati dalla Russia nell’ambito di uno storico scambio, sono tornati negli Stati Uniti. Ad accogliere il giornalista Evan Gershkovich, la collega Alsu Kurmasheva e l'ex marine Paul Whelan sono stati accolti dal presidente Joe Biden e dal vice Kamala Harris alla discesa dall’aereo alla base di Andrews vicino a Washington (L'Unione Sarda.it)
Roma, 2 ago. Lo ha detto ai giornalisti il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo avere accolto a porte chiuse un gruppo di prigionieri liberati al loro arrivo all'aeroporto di Colonia e provenienti da Ankara. (il Dolomiti)
Arrivati negli Usa i prigionieri liberati da Mosca, ad accoglierli Biden e Harris (Il Mattino di Padova)
Dopo oltre un anno di negoziati, in cui sono state coinvolte anche Germania, Polonia, Slovenia e Norvegia, cruciale è stata la telefonata di Biden: il presidente Usa ha chiamato Lubiana un’ora prima di ritirarsi ufficialmente dalla corsa elettorale di novembre. (Il Fatto Quotidiano)