Stop al decreto Meloni: rinviate ai giudici Ue le norme sui paesi sicuri

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Ennesima stangata per il governo Meloni. Il tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte di giustizia europea il decreto legge varato meno di dieci giorni fa in Consiglio dei ministri che ha reso norma primaria, e non più secondaria, l’indicazione dei paesi sicuri per il rimpatrio. La decisione La sezione immigrazione del tribunale di Bologna ha ritenuto «sussistenti» i presupposti per chiedere quale sia il parametro «sulla cui base debbono essere individuate le condizioni di sicurezza che sottendono alla designazione di un paese terzo come paese di origine sicuro» e se «sussista sempre l’obbligo per il giudice nazionale di non applicare» le disposizioni nazionali in caso di contrasto con la direttiva europea sul riconoscimento e la revoca della protezione internazionale. (Domani)

Ne parlano anche altri media

La Germania nazista era un Paese sicuro? Si sono mossi da questo paradosso i giudici del Tribunale di Bologna nell’ordinanza in cui chiedono alla Corte europea di Giustizia di dissipare alcune «gravissime divergenze interpretative del diritto europeo» derivanti dal recente decreto del governo sui Paesi sicuri. (La Stampa)

Uno di tali pasticci che ha coinvolto le procedure parlamentari si è verificato nei giorni scorsi per il cosiddetto decreto Paesi sicuri e vale la pena raccontarlo per i suoi aspetti grotteschi. La bulimia da decreto del governo Meloni già da tempo sta mettendo in mostra i suoi effetti avversi. (il manifesto)

"Lo dico nel rispetto dei magistrati che fanno liberamente, indipendente il loro lavoro, se qualcuno, invece di essere in tribunale, si sente nella sede di Rifondazione comunista, si tolga la toga, si candidi alle elezioni e faccia politica": cosi' il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, commentando la decisione dei giudici del tribunale di Bologna che hanno rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo sui Paesi sicuri. (la Repubblica)

""Ennesima sentenza anti-italiana da parte di un giudice comunista: siamo in democrazia nel 2024, tutti hanno diritto di sentirsi comunisti, per me è un può fuori dal tempo, ognuno crede nelle idee che ritiene però non puoi fare il giudice se smonti di notte il lavoro che facciamo per difendere la sicurezza e i confini italiani dicendo che non si può espellere nessuno, che c'è il rischio fascismo, nazismo e quindi a differenza di quello che fanno tutti i paesi europei e del mondo dobbiamo tenere qua i clandestini senza espellerli, senza detenerli, senza mandarli in Albania". (Tiscali Notizie)

Il che sarebbe stato in contrasto con l’accordo Italia-Albania, per cui il trasferimento previsto era solo quello relativo a maschi maggiorenni provenienti da stati sicuri. (Nicola Porro)

Magi: Rinvio tribunale Bologna, Governo e maggioranza cercano lo scontro su magistratura 30 ottobre 2024 “Governo e maggioranza cercano lo scontro frontale con i giudici e poi gridano al complotto”, la dichiarazione di Riccardo Magi di Più Europa in piazza Montecitorio. (Il Sole 24 ORE)