Conte licenzia Grillo, storia di un amore mai nato: dalla crisi nel 2021 ai botta e risposta degli ultimi mesi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Giuseppe Conte licenzia Beppe Grillo: ha annunciato la sua decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 stelle perchè sarebbe «responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale». Lo ha annunciato nel nuovo libro di Bruno Vespa "Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)" in uscita il 30 ottobre, edito Mondadori. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Tocca cominciare da Conte. Davide Casaleggio allude alla battaglia legale e gusta metaforici popcorn. (il Giornale)
Poi, a stretto giro, le reazioni piccate dei collaboratori vicini al fondatore genovese che hanno annunciato una battaglia senza quartiere all’ex "avvocato del popolo". Oggi, a completare un quadro già di per sé complicato, escono ulteriori dettagli nel travagliato rapporto tra Beppe e Giuseppi. (il Giornale)
Così il figlio di Gianroberto, fondatore del partito, a "Un giorno da pecora": «Del Movimento è rimasto solo il nome, ma va cambiato» (Open)
"Grillo è responsabile di una contro-comunicazione che fa venire meno le Conte e Grillo, il divorzio è ufficiale. (Secolo d'Italia)
Lo show all'interno del Movimento 5 Stelle si arricchisce di un nuovo colpo di scena e Davide Casaleggio mette sale sulla ferita, il classico dito nella piaga da parte di chi si è allontanato ormai da tempo e non rinuncia a tirare altre punzecchiature. (il Giornale)
È quanto si legge nell’esposto presentato alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti Lazio, dal presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, con riferimento alla ipotesi avanzata dal leader del M5S, Giuseppe Conte di non rinnovare il contratto annuale di consulenza sulla comunicazione pari a 300 mila euro, al fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, come si legge in un passaggio del nuovo libro di Bruno Vespa (Liberoquotidiano.it)